Vi scrivo per chiederVi un parere, un consiglio su quanto descriverò sotto.
Cartella clinica in forma stringata datami dall'ospedale alla dimissione di mia moglie. Cito testualmente: dimettiamo la Signora di anni 65 con diagnosi di "ACCESSO ISCHEMICO CEREBRALE TRANSITORIO EMISFERICO SINISTRO IN PAZIENTE CO PRECCITAZIONE VENTRICOLARE". In anamnesi: fumatrice, affetta da ipercolesterolemia, ipotiroidismo, sindrome ansioso depressiva, riferisce di essere affetta da sindrome di WPW. Riferisce sindrome dispetico-epigastralgia da alcuni mesi(non ha effettuato indagini) per cui ha sospeso terapia antiaggregante che assumeva da tempo. 1 mese fa, per la durata di circa una giornata ha presentato difficoltà ad articolare la parola. Motivo del ricovero: la mattina del 13/10 la paziente ha presentato deficit stenico distale arto superiore di destra per la durata di circa 1 ora mentre la pesantezza sempre a tale livello è durata alcune ore. EON: nella norma.Indagini eseguite: -TC cerebrale 13/10: piccola lacuna ischemica pregressa a sede lenticolare sinistra. Mineralizzazione bilaterale dei nn pallidi. -Controllo TC cerebrale: sovrapponibile alla precedente. -ECO Doppler TSA: non stenosi emodinamicamente significative. -ECO Cardio TT: cuore nel range. -ECG Holter: nella norma. -Consulenza Cardiologica: paziente affetta da sindrome di WPW sintomatica da alcuni anni per episodi di cardiopalmo. L'evento ischemico cerebrale transitorio potrebbe avere una fonte cardioembolica(per aritmia da FA secondaria alla preccitazione ventricolare). Per tale motivo è indicato studio fisiologico ed eventuale ablazione transacatetere. Ricovero in Cardiologia il 9/11, fissato ECO TE per il giorno 7/11 presso ambulatorio Stop ASA dal giorno 5/11. Esami ematochimici: piastrine 450 (130-400), colesterolo totale 242 (130-200), colesterolo LDL 184 (