L’HPV è un piccolo virus a DNA della famiglia delle Papovaviridae. Esistono circa 100 tipi di HPV ben caratterizzati. Oltre 30 tipi infettano l’area genitale e di essi circa 15 sono definiti ad alto rischio oncogeno, tra i quali l’HPV 16 e l’HPV 18 sono i più comuni. Altri tipi danno origine a lesioni benigne quali i condilomi acuminati.
Modalità di trasmissione dell’HPV
Nel caso del virus HPV (Human Papilloma Virus) esiste un solo studio che dimostri la possibilità di trasmissione a ragazze vergini attraverso contatti sessuali senza penetrazione (Am J Epidemiol. 2003 Feb 1;157(3):218-26).
A parte questo studio, spesso citato per la sua atipicità rispetto alle migliaia di studi che confermano che l’HPV si trasmette per via sessuale, la presenza di HPV in vagina e/o sulla cervice uterina è ritenuta prova certa di attività sessuale con penetrazione.
Lo stesso vale evidentemente per la presenza di condilomi acuminati sul pene, come sembrerebbe nel suo caso.
Il consiglio è di fare una diagnosi mediante biopsia e procedere all'eliminazione dei condilomi sul pene del partner e, come probabile, anche sulla sua vulva e/o sulla vagina e/o collo dell'utero.
Esiste poi, anche se non rileva nel caso in esame, la possibilità di una trasmissione verticale dalla madre durante il parto (Smith EM, et al. Sex Transm Dis 2004) e di una trasmissione iatrogena per mezzo di guanti o strumenti non sterili (Ferenczy A, et al. Obstet Gynecol 1989).
Per quanto riguarda il caso specifico, è comunque opportuno sottolineare che se anche vi fosse stato l’utilizzo di oggetti contaminati nella pratica sessuale, la trasmissione del virus HPV renderebbe comunque evidentemente implicito che tale virus fosse presente su tali oggetti, quindi la responsabilità del partner che avesse utilizzato tali oggetti è analoga a quella che sussiste in caso di rapporto sessuale con contatto penieno, manuale ovvero orale.