Sono una donna di 52 anni e nel 2014 mi hanno diagnosticato un aneurisma cerebrale in posizione A1 della biforcazione carotidea inizialmente di 4 x 3,5 mm e successivamente con controlli fino a maggio 2017 passato a 3 x 2 mm.
Vi chiedo se posso viaggiare in aereo supponendo di fare un lungo di viaggio di 20 ore con uno scalo, cioe' se e' sconsigliabile per rischio di rottura dell'aneurisma oppure no. Non so se puo' avere una rilevanza pero devo aggiungere che nel maggio 2016 ho avuto anche una ischemia transitoria.
Previsione impossibile. In linea puramente teorica un aneurisma può rompersi in qualsiasi momento oppure non rompersi mai. Il maggior fattore di rischio è una elevata pressione arteriosa del sangue. In aereo generalmente essa si riduce, ma occorre pensare che stiamo parlando di rischio (basso, nel suo caso), ma mai di certezze assolute.
Altri fattori potrebbero influire. L'ischemia transitoria è un pochino preoccupante, in quanto la piuttosto singolare riduzione dimensionale dell'aneurisma ci fa sospettare la presenza di fenomeni trombotici all'interno della sacca.
Cioè che le dimensioni della sacca vera e propria siano inalterate (o perfino aumentate, se per questo) ma con riduzione della parte pervia (aperta), che è quella che si vede nel corso delle indagini per immagini, che sia angioRM, angioTC o angiografia DSA (non ci dice quali di questi abbia fatto nel corso degli anni). Suggerisco di fare il punto con il Neurochirurgo o il Neuroradiologo di sua fiducia, riesaminando tutta la documentazione e non solo l'ultimo esame fatto.