Cara Emanuela, anzitutto mi scuso per il ritardo nella risposta dovuta a motivi essenzialmente informatici, Siete in una situazione molto delicata anche perchè non molto si può fare in termini pratici per suo fratello, data la particolarità della sua patologia, riguardo alla quale comunque fossi in suo lui, senza sottopormi ad altri esami, sentirei almeno un altro parere, magari all'estero, se non l'ha gia fatto. Suo fatello ha bisogno di compiere una scelta libera, ovvero consapevole, in altre parole deve capire se andare a vivere così lotano dal mondo è una scelta maturata o cela semplicemente l'esigenza di " vedere" quotidianamente che esistono altre persone che hanno il suo problema per serntirsi meno solo. Quindi fatelo riflettere su questo aspetto, ma rispettate poi la sua scelta finale qualunque essa sia, ricordando che comunque si può sempre tornare sui propri passi nella vita. In altre parole , pur se geograficamente lontani, deve sentirvi vicini ma non intrusivi, Alla luce di quanto detto comunque sia suo fratello che voi familiari avete certamente bisogno di un supporto psicologico per affrontare questa vicenda tanto insolita quanto dolorosa, avolte parlare con un estraneo, una figura terza che è al di fuori delle dinamiche familiari, può aiutare molto e dare lucidità nelle valutazioni. Mi tenga al corrente degli sviluppi. La saluto cordialmente. A. D'argenio