Buongiorno Dottori, sono un ragazzo di 24 anni ed ho da poco eseguito la mia prima visita andrologica. Alla dottoressa ho esposto i miei problemi, tra i quali l'eiaculazione precoce.
Ho un dubbio in merito alla visita, che su questo argomento è stata alquanto breve. Mi ha solo fatto compilare un questionario a punti (che si trova anche online per autodeterminare il grado di eiaculazione precoce) e mi ha prescritto un medicinale (Fluoxetina 20 mg 1 cp die per almeno 12 mesi). Oltre a questo, mi ha fatto una ecografia ai reni e alla vescica ed un esame della prostata per quanto riguarda il leggero disturbo durante la minzione.
Per quanto riguarda il problema di eiaculazione, non avrebbe dovuto procedere con altri tipi di esami? A quanto so potrebbe essere sia un problema psicologico sia fisico, per cui non capisco come sia potuta arrivare ad assegnarmi un farmaco per un periodo di tempo cosi lungo (1 anno). Non mi ha neanche esaminato i genitali, è normale? Capisco che sia un farmaco abbastanza blando (a quanto mi ha detto lei) ma doverlo prendere tutti i giorni per un anno, mi preoccupa non poco. Cosa posso fare? Ritenete debba avere un ulteriore visita in merito?
P.s. Vi inserisco anche i medicinali prescritti per il problema di minzione: Saba 1 cp per 30gg Levofolxacina 500 1 cp per 10 gg topser 1 supp per 15 gg
Non voglio in alcun modo mettervi contro dei vostri colleghi, chiedo solo un'opinione imparziale e sapere come avreste affrontato voi questo tipo di visita. Grazie mille.
Gentile ragazzo, la collega che lo ha visitato ha concentrato prevalentemente l'attenzione sulla sintomatologia urinaria e, valutando probabilmente un'infiammazione prostatica, le ha consigliato una terapia per tale problema. Non so se per problemi di tempo o altro non ha dato particolare rilevanza al disturbo dell'eiaculazione precoce che, forse, a lei interessava maggiormente.
Si tratta di una disfunzione sessuale che può avere molte cause:irritative, infiammatorie, di particolare sensibilità cutanea, psicogene e quant'altro.
Per una valutazione più approfondita potrebbe consultare un medico con particolare preparazione in ambito dei problemi sessuali e di coppia, al fine di inquadrare in maniera più dettagliata il problema ed intraprendere una terapia, non solo sintomatica, ma, se possibile, anche causale. Cordiali saluti Piergiorgio Biondani