No, non esiste alcuna relazione fra bradicardia e rischio cardioembolico; inoltre la probabilità che una dose cosi modesta di farmaco le riduca in modo significativo la frequenza cardiaca è veramente bassa. Forse valeva la pena, in virtù di questa aritmia extrasistolica fare qualche accertamento cardiologico aggiuntivo come l’ecocardiogramma e il test da sforzo se lei è in grado di affrontarlo