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Esperto Risponde

Vorrei conoscere le terapie, cure e stile di vita

Vorrei conoscere le terapie, cure e stile di vita per guarire da Extrasistole ventricolari. Grazie.
Risposta del medico
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Le extrasistoli ventricolari sono dei battiti anomali, anticipati, che interrompono il normale ritmo cardiaco. Esse possono derivare da una malattia cardiaca di base ed in questo caso la prima cosa che bisogna fare è individuare e curare questa. In tal caso però le extrasistoli possono avere una certa pericolosità, che va ben valutata, perché possono essere l’innesco o la manifestazione più semplice di più gravi aritmie. In questo caso esistono diversi farmaci che possono eliminare le extrasistoli (e soprattutto le aritmie più complesse), ma hanno tutti effetti collaterali non trascurabili e la loro somministrazione deve essere assolutamente guidata individualmente da un cardiologo che conosce la situazione generale del Paziente. Conseguentemente non mi è possibile esprimere un giudizio in tal senso.
Le extrasistoli possono poi essere una forma riflessa di altre patologie, per lo più di origine gastrointestinale che andranno eventualmente ricercate ed adeguatamente curate. Le extrasistoli possono infine essere sganciate da qualsiasi altra patologia di base: se non avvertite dal Paziente, il mio personale consiglio è di non eseguire alcuna terapia, ma fare al più periodici controlli medici; se avvertite come un fastidioso, frequente senso di tuffo al cuore può essere intrapresa una terapia, ma sempre sotto lo stretto controllo di un cardiologo. Come norme di stile di vita ricordo che in ogni caso è opportuno astenersi dal fumo, consumare troppi caffè, assumere bevande gassate, fare pasti troppo abbondanti. In assenza di una patologia di base sono fondamentalmente da considerarsi più facilmente benigne extrasistoli che scompaiono con l’aumento della frequenza durante uno sforzo (un test da sforzo può essere un esame utile per controllare il loro comportamento).
In conclusione le extrasistoli non sono di per sé una malattia, ma sono per lo più un sintomo di una patologia di base ed è nell’ambito di questa che vanno curate; in assenza di tali patologie di base non hanno una specifica rilevanza e non meritano particolari terapie specie se di tipo farmacologico; adeguati adattamenti comportamentali possono di per sé ridurne la presenza (e la fastidiosità).
Risposto il: 26 Marzo 2004