Generalmente le correzioni definitive dei disturbi cardiaci congeniti, se l’anomalia non è severa e non pregiudica l’accrescimento e lo sviluppo del bambino, del cuore e dei vasi polmonari, vengono effettuate quando il cuore si è sviluppato ed è di dimensioni sufficientemente “adulte”. Se la bimba sta bene ed il difetto è piccolo e non ha ripercussioni emodinamiche significative la lascerei crescere in pace e senza controlli ossessivi, controllandola secondo il parere degli specialisti che l’hanno in cura, effettuando dei periodici ecocardiogrammi per seguire le dimensioni del difetto, dello shunt e le conseguenti ripercussioni sulle camere cardiache. E Si ricordi: un bambino “medicalizzato” più del dovuto sarà probabilmente un adulto con problemi.