La sindrome del QT lungo può essere congenita od acquisita: la diagnosi della sindrome si basa sulla dimostrazione di un allungamento dell’intervallo QT all’elettrocardiogramma e della comparsa di sincope ricorrente, in genere scatenate da un’aritmia ventricolare: l’aritmia ventricolare più frequente è una tachicardia ventricolare. E’ di particolare importanza riconoscere le sindromi del QT lungo acquisite, perché costituiscono un effetto collaterale piuttosto frequente e pericoloso di molti farmaci antiaritmici e degli squilibri elettrolitici (ipokaliemia e ipomagnesemia). Altri fattori responsabili sono l’uso di antidepressivi, regimi proteici liquidi, ischemia miocardica acuta e miocardite. Il QT lungo può determinare sincope e morte improvvisa. L’attività agonistica è controindicata. Se Lei ne fosse affetta Le consiglierei di rivolgersi a un centro cardiologico specializzato.