La sua condizione è quella di un soggetto con alterazione delle aminotransferasi causate, verosimilmente, da una infezione da virus epatitico C. E’ indispensabile, prima di intraprendere un programma diagnostico-terapeutico adeguato, conoscere quale sia il genotipo dell’epatite C. Infatti in caso di presenza di un genotipo favorevole al trattamento, cioè un genotipo 2 o 3, si può anche prendere in considerazione l’effettuazione di un ciclo di terapia antivirale con IFN-RBV, della durata di 6 mesi, senza preventiva biopsia epatica.