Vorrei un vostro parere dalla lettura di alcuni esami fatti da mia madre negli ultimi sei mesi. 1) Tomoscint.=
Ischemia inducibile da sforzo della parete inferiore basale e parzialmente della parete antero settale basale; si associa minimo difetto fisso del setto anteriore-basale; dopo questo esame fatta 2 ) coronarografia con esito = TC non critico, IVA, CX, RI, CDX non critica.Buon funzionamento di LIMA per IVA e di VSA per MO.malattia moderata ostiale e prossimale di piccola VSA per CDX.conserrvata funzione del VS. a seguito dolori addominali ricoverate con 3) nuova scintig. con esito =ischemia da sforzo della parete inferiore medio-basale. Premesso che dopo la coronarog. si è avuto una flebotrombosi alla gamba dx è giusto non rifare una coronarografia dopo l'esito 3 ? e se si, più per i rischi legati allo stato oggettivo del paziente o perchè l'esito della seconda
Scintigrafia non è preoccupante ? Inoltre premettendo che mia madre a volta accusa ancora dolori al petto (per uno di questi è stata ricoverata per gli esami del punto 3) in caso di situazione generale preoccupante fra quanto potrebbe essere sottoposta a nuova coronarografia senza correre grossi pericoli ? sarebbe il caso di fare una taccuore ? da ultimo se l'esame scintigrafico evidenzia ischemia da sforzo è preferibile o no effettuare lunghe camminate e/o sforzi nei lavori casalinghi ? Vi chiedo tutto questo in quanto siamo molto preoccupati e perchè alle dimissioni non abbiamo avuto risposte precise in merito a quanto vi chiediamo gentilmente di rispondere. Grazie mille. Distinti saluti.