Gentile Monica,
comprendo che la psicoterapia ha dei costi a volte insostenibili per chi ne ha bisogno, da parte mia pongo il problema anche in una ulteriore prospettiva, mettendo in evidenza che il costo più difficile da sostenere molto spesso è l'investimento personale. Cioè la forza necessaria per prendere la iniziativa di chiedere aiuto dopo aver riconosciuto che "non possiamo farcela senza un sostegno adeguato". Molto spesso, manifestando la propria umanità (che risplende molto di più quando stiamo soffrendo) e prendendo la iniziativa di richiamare l'attenzione di altri sulla propria attuale "debolezza" è possibile ricevere attenzione adeguata alle nostre necessità. Occorre però "compromettersi", cioè promettere a noi stessi di voler agire (da subito) per cambiare il nostro attuale stato di necessità. In questa prospettiva è possibile anche intraprendere un percorso di psicoterapia, necessaria a fornirle gli strumenti per realizzare in modo migliore il suo nuovo progetto di vita.
Potrei sicuramente sbagliare, ma ho idea che questo sia il suo caso. Perché, se da una parte trovo l'ansia e la paura di non essere nulla ed avere scarse risorse per riuscire ad essere quella persona diversa che vorrei essere, dall'altra incontro il dubbio e la vergogna di dover mettere in mostra questa mia ATTUALE incapacità.
In ogni caso vorrei incoraggiarla a compromettersi con il suo futuro. Chieda aiuto, vedrà che riuscirà ad averlo (naturalmente, in cambio di un suo coinvolgimento e un suo impegno diretto.