La cirrosi è una malattia epatica caratterizzata da uno scompaginamento della normale struttura del fegato. Tale struttura, in condizioni normali, assicura il corretto flusso del sangue e della bile secondo percorsi predefiniti individuati da file di cellule epatiche (epatociti). Nella cirrosi tale struttura è sovvertita e quindi sangue e bile non possono fluire normalmente. Gli effetti di tale situazione sono molteplici e trovano una comune origine nel fatto che il fegato, in assenza di questo ordine strutturale, non può più assolvere in vario grado alle sue funzioni metaboliche. Un esempio è la capacità di detossificare le sostanze nocive; infatti nella cirrosi l'organismo è più sensibile alle sostanze normalmente processate dal fegato così come, altro esempio, è la ridotta capacità di formare urea per allontanare prodotti tossici come l'ammonio, condizione che, in taluni casi, porta all'encefalopatia epatica. In molti casi in cui la funzione del fegato è eccessivamente ridotta si piò pervenire ad una condizione di cirrosi scompensata caratterizzata quindi da diverse manifestazioni dovute proprio alle funzioni che il fegato non è più in grado di svolgere in misura adeguata. Le manifestazioni cliniche della cirrosi, quando è scompensata, sono quindi: ittero, ascite, edemi, encefalopatia, fenomeni emorragici.
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