L'intestino è una parte dell'apparto digerente del corpo umano, è un tratto tubulare dell’apparato che si estende dal piloro dello stomaco all’ano. È anatomicamente distinto in due tratti o parti: intestino tenue (anche detto intestino piccolo) e intestino crasso (anche detto intestino grande).
È definito secondo cervello per la presenza di un vero e proprio sistema nervoso che si trova nello spessore della sua parete. Per lungo tempo è stata considerata una struttura periferica che svolgeva soltanto funzioni marginali, solo successivamente è stata scoperta l'attività emozionale e immunologica dell'apparato in cui è presente un tessuto neuronale autonomo.
L'intestino è ricoperto da una flora batterica composta da oltre 400 specie batteriche diverse tra loro e possiede, come già detto, un sistema nervoso (enterico) con più di cento milioni di neuroni.
Intestino tenue o piccolo
L'intestino tenue è separato dallo stomaco tramite la valvola pilorica ed è unito all'intestino crasso mediante la valvola ileo-cecale. Può essere suddiviso in tre parti (o tratti):
- Il primo tratto è il duodeno;
- il secondo tratto è chiamato digiuno;
- il terzo tratto è detto ileo;
Tra i tre è il primo, il duodeno, ad essere il tratto più coinvolto nei processi digestivi umani, gli altri due hanno principalmente il compito di assorbire i nutrienti. È nell'intestino tenue che avviene la completa digestione degli alimenti e dove la maggior parte dei principi nutritivi di essi vengono assorbiti nei vasi sanguigni e linfatici. Tutto ciò avviene grazie ai villi e ai microvilli che presentano delle cellule dette enterociti. Ogni villo ha delle fossette dette cripte che sono anch'esse composte da cellule ancora "immature". Gli enterociti vivono soltanto pochi giorni e quando man mano invecchiano si staccano dal villo e passano nel lume intestinale venendo poi eliminate definitivamente con le feci.
Intestino crasso o grande
L'intestino crasso è come detto la parte finale dell'apparato digerente e si estente dalla valvola ileo-cecale che lo unisce all'intestino tenue fino all'ano. A differenza del primo, questo viene diviso in ben sei tratti:
- intestino cieco;
- colon ascendente;
- colon trasverso;
- colon discendente;
- retto;
- ano;
Anatomicamente circonda l’intestino tenue e la sua funzione principale consiste nell’assorbimento di liquidi e soluti. La sua lunghezza è circa quattro volte inferiore rispetto al tenue. Se è nell'intestino tenue che avviene come visto la digestione e l'assorbimento dei nutrienti, la funzione principale dell'intestino crasso è quella di accumulare i residui del processo digestivo e favorire la loro espulsione.
Quanto più il prodotto della digestione resta nell'intestino crasso tanto maggiore sarà il riassorbimento di acqua e sali a livello del colon. Questo fenomeno sarà evidente in caso di diarrea (che comporta la perdita di sali ed acuqa) o di stitichezza (feci dure e disdratate).
Questa parte di intestino assolve anche da funzione di "deposito" delle feci, sempre grazie al colon che contrentra i residui della digestione e favorisce l'espulsione di essi.
Intestino: alcuni dati "tecnici"
La durata della digestione è ovvio che dipenda dalla quantità e dalla qualità degli alimenti che il corpo ingerisce. Nello stomaco un pasto medio resta per circa 3 ore, nell'intestino tenue può restare per 6 ore e giungere nel crasso dove vi resta dalle 48 alle 72 ore.
La composizione delle feci è:
- acqua per il 75%;
- batteri;
- sostanze inorganiche come ferro, zinco ed altri minerali;
- proteine;
- grassi e altri materiali ingeriti;