Condizione per cui il sistema immunitario, dopo l'effettuazione di un trapianto, riconosce come agente estraneo l'organo nuovo, lo aggredisce e lo distrugge. La terapia immunosoppressiva tende a bloccare questa reazione immunitaria per evitare che l'organo trapiantato venga rifiutato dall'organismo in cui è stato trapiantato.
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