Il caldo afoso e l’affollamento tipici della stagione estiva possono favorire la trasmissione di alcune infezioni, come l’otite. Intervista al Dott. Giuseppe Bombelli, Specialista Otorinolaringoiatra dell'ASL NO.
Quali sono le principali cause che causano il cosiddetto “Orecchio del nuotatore”?
L'otite esterna o otite del nuotatore é un'infiammazione del condotto uditivo esterno o del padiglione auricolare, solitamente legata a una infezione batterica, fungina o virale della Cute.
Come si manifesta?
Vi sono delle condizioni generali come l'anemia, diabete, immunodeficienze che favoriscono l'insorgere di questa patologia. I peli, inoltre, associati alla presenza all'interno del condotto uditivo esterno di flora batterica, facilitano la virulenza di batteri presenti nel condotto uditivo.
Come si cura?
L'otite esterna si tratta solitamente con Terapia topica (gocce auricolari antibiotiche) nelle fasi iniziali e, persistendo la sintomatologia, con terapia antibiotica sistemica (amoxicillina - acido clavulanico o cefalosporine).
È buona prassi utilizzare tappi auricolari quando si è va in acqua ed eliminare l'acqua dalle orecchie alla fine di ogni bagno?
Personalmente non sono favorevole all'uso di tappi auricolari, in quanto potrebbero provocare lesioni al condotto uditivo, soprattutto per le manovre impiegate per applicarli o rimuoverli.
Qualche consiglio…
Un’accurata igiene dell'orecchio, evitando ogni esagerazione come l'uso o meglio l'abuso di cotton-fioc. Dopo il bagno cercare di far uscire dal condotto uditivo l'acqua residua in modo naturale, piegando il capo di lato e asciugando delicatamente l'orecchio con un fazzolettino.
Una pulizia corretta e regolare permette di evitare la comparsa di alcune patologie frequenti a carico dell’orecchio esterno, come la formazione di tappi di cerume. Prima di passare in rassegna i principali metodi per la pulizia dell’orecchio, cos’è il cerume?
Il cerume è una sostanza prodotta dalle ghiandole ceruminose del condotto uditivo esterno. Ha una funzione protettiva per impedire la penetrazione di piccoli corpi estranei nel condotto uditivo ed inibire la crescita batterica con la componente lipidica presente in esso tende ad evitare il ristagno dell'acqua; pertanto, l'eccesso nella rimozione del cerume può portare all'instaurarsi di infezioni.
Nei casi in cui si sospetta o si ha la certezza della presenza all’interno dell’orecchio di un tappo di cerume, cosa bisogna fare?
L’iperproduzione di cerume può portare alla presenza del tappo di cerume. Quel fastidiosissimo senso di ovattamento auricolare, che spesso si trasforma in ipoacusia vera e propria, è il sintomo principale della comparsa del tappo.
È opportuno evitare ogni manovra a carico del condotto uditivo (uso di cotton-fioc, coni e altro), utilizzare piuttosto gocce per scioglierlo (facilmente reperibili in farmacia).
Recarsi dal proprio medico curante che, potrà indirizzare ad un ambulatorio specialistico.
È frequente l’utilizzo di cotton-fioc per la pulizia dell’orecchio, sia per i bimbi che per gli adulti, come deve essere usato per evitare di spingere il cerume cioè verso l’interno dell’orecchio o lesioni più gravi?
Non utilizzarlo per la pulizia dell'orecchio! Purtroppo, nella mia carriera ho visto parecchie lesioni anche gravi per l’uso maldestro di tale dispositivo.
In commercio vi sono spray auricolari, gocce come e quando devono essere impiegati?
I comuni spray auricolari utilizzati per la pulizia dell'orecchio possono essere utilizzati con tranquillità, ricordando sempre che la presenza di una certa quantità di cerume all'interno del condotto uditivo è necessaria.
Le gocce auricolari medicate a base cortisonica o antibiotica, invece, devono essere usate solo sotto consiglio medico, in quanto un uso non corretto può causare reazioni allergiche o infezioni fungine.
Ed i coni per le orecchie?
Sono contrario all'uso anche dei coni, perché ho notato una scarsa efficacia e la possibilità di creare lesioni all'orecchio.
Per concludere, per trascorrere le vacanze estive in salute, quali comportamenti dobbiamo adottare?
Innanzitutto l’augurio a tutti di trascorrere serene vacanze, consiglio, però, di prestare attenzione ai bagni in piscina o al mare, accertandosi, nei limiti del possibile di non bagnarsi in acque inquinate.
Evitare tuffi o immersioni senza un'adeguata preparazione per la compensazione (preservandosi da eventuali baro traumi), non sottovalutare otalgie che possono comparire dopo i bagni o le immersioni stesse.