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A piedi nudi o con una scarpa di ultima generazione?

A piedi nudi o con una scarpa di ultima generazione?

Cresce il fenomeno del Barefooting, ovvero di chi cammina per parchi e città senza indossare le scarpe. Quali sono i benefici?

Si chiama Barefooting e tradotto vuol dire, più o meno, scalzismo. È la nuova moda che ha origine in Nuova Zelanda, che sta spopolando in Germania e che non vede protagonisti abiti vintage o scarpe con zeppa, ma esclusivamente i piedi nudi.

Il trend è in netta crescita e dalla Germania si sta diffondendo a macchia d’olio un po’ ovunque. Camminare a piedi nudi non sarebbe solo una scelta estetica, ma sarebbe strettamente legata a un ritorno alle origini e alla terra e avrebbe contagiato anche icone di stile come Gwen Stefani o Elle MacPherson.

In Germania addirittura esistono dei parchi fatti apposta per il Barefooting - ad esempio il Dornstetten nella Foresta Nera, il Bad Wunnenberg in Vestfalia o il Bad Sobernheim in Nahe -  per provare il piacere di camminare a piedi nudi su consistenze diverse: terriccio, ciottoli, aghi di pino, legno e quant’altro offra la natura.

Ovviamente è importante prestare attenzione a dove si mettono i piedi per evitare di tagliarsi o di finire su qualche frammento di vetro, ma i podologi non possono che essere concordi sul fatto che camminare a piedi scalzi sia un toccasana per il piede e favorisca la circolazione, mentre al contrario, indossare tacchi alti o scarpe raso terra, costringe piede, caviglia e polpaccio ad una posizione innaturale che, alla lunga, provoca dolori e crampi.

La ricerca, negli ultimi anni, si sta impegnando nel tentativo di mettere a punto calzature sempre più sofisticate. A fare un passo avanti in tal senso è stata Irene Davis della Harvar University che, stando alla ABC, è riuscita a ideare una calzatura davvero innovativa: si tratta apparentemente di una semplice suola che aderisce come un guanto alla pianta e asseconda il piede nei movimenti, ammortizzandoli.

La studiosa statunitense è partita dalla costatazione che i maratoneti kenioti corrono molto più velocemente a piedi nudi, da qui l’idea di creare una calzatura leggera, che assecondi il più possibile i movimenti naturali del piede e che, al tempo stesso, lo protegga.

La ricercatrice ha spiegato che dopo aver usato per la prima volta queste calzature le persone potrebbero lamentare dolori ai muscoli del piede: si tratta di una conseguenza normale dal momento che indossando le scarpe alcuni muscoli della coscia, del polpaccio, della caviglia e del piede, e i tendini non vengono sollecitati in alcun modo. A piedi nudi, invece, queste fasce muscolari iniziano finalmente a fare ciò per cui sono stati programmati.

Ultimo aggiornamento: 26 Novembre 2015
3 minuti di lettura
Commento del medico
Dr. Andrea Bianchi
Dr. Andrea Bianchi
Specialista in Ortopedia e traumatologia

La possibilità di liberarsi da certi tipi di costrizione aiuta l'uomo a trovare se stesso. Togliersi le scarpe e correre sull'erba, o camminare su un sentiero a piedi nudi, è di primaria importanza, dato che l'azione permette di entrare in contatto con la madre terra e di attingere energia che consentirà di riattivare la circolazione e il flusso delle forze vitali all'interno dell'individuo.

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