Logo Paginemediche
  • Programmi
  • Visite
  • Salute A-Z
  • Chi siamo
  • MediciMedici
  • AziendeAziende
Acido L-Polilattico: per una bellezza naturale che dura nel tempo

Acido L-Polilattico: per una bellezza naturale che dura nel tempo

Mai più l'effetto "Barbie". L'Acido L-Polilattico dona un aspetto fresco e un risultato naturale con effetti che durano nel tempo.

Filler-non-filler. È così che vengono comunemente definiti i ristrutturanti non chirurgici di ultima generazione. L’Acido L-Polilattico è questo e molto di più. Un vero lifting non chirurgico che in comune con i normali filler ha solamente la via di somministrazione: un’iniezione attraverso un ago sottile. Per il resto, si tratta di tutta un’altra cosa.

L’ACIDO L-POLILATTICO: QUALCHE INFORMAZIONE
Impiegato da oltre 25 anni in chirurgia plastica e ricostruttiva, l’Acido L –Polilattico è un polimero ad alta tollerabilità, biocompatibile e interamente riassorbibile e soprattutto anallergico perché di origine non animale.

A differenza dei filler di ultima generazione, usati soprattutto per la correzione delle rughe di espressione e i cui effetti hanno una durata massima di otto mesi, l’Acido L –Polilattico è perfetto non solo per eliminare rughe e rughe sottili, ma anche solchi e depressioni del viso, con effetti  che durano fino a due anni.

IL TRATTAMENTO PER LE ‘OVER FORTY’ DA FARE TUTTO L’ANNO
L’indicazione principe per l’Acido L-Polilattico è l’ipotrofia, cioè la perdita di Tessuto sottocutaneo, dovuta agli effetti dell’invecchiamento e della Menopausa sul viso: la pelle infatti si assottiglia, perde la sua naturale elasticità dando al volto un aspetto smunto e incavato.

Per questo i trattamenti con L’Acido L-Polilattico sono particolarmente consigliati alle over 40: con poche sedute si può rimodellare il viso e ripristinare il volume cutaneo, aiutando in modo naturale la pelle a riprendere il suo aspetto turgido e compatto senza alterare la naturale fisionomia del volto. L’Acido L-Polilattico agisce infatti sugli strati profondi della Cute, levigando e rassodando le parti trattate.

Questo ristrutturante a base di acido polilattico porta indietro l’orologio di dieci anni, con un risultato così naturale che difficilmente gli altri se ne accorgono perché assicura risultati graduali. È, in sostanza, un make-over, cioè la nuova filosofia dei trattamenti estetici: una ritrovata bellezza naturale senza “effetto Barbie”.

E in più, i trattamenti con l’Acido L-Polilattico si possono fare tutto l'anno, non solo in inverno ma  anche in previsione della stagione estiva: il divieto ad esporsi al sole è limitato a un paio di settimane dopo la seduta, giusto il tempo  per consentire alla pelle di ristabilirsi e al prodotto di stabilizzarsi. L’esposizione al sole, dunque non rappresenta una vera controindicazione ma solo una precauzione.

Ultimo aggiornamento: 25 Novembre 2015
3 minuti di lettura
Commento del medico
Dr. Ute Bauer
Dr. Ute Bauer
Specialista in Chirurgia plastica‚ ricostruttiva ed estetica

Quando consiglia in particolare il trattamento con l’acido L- polilattico?
In assoluto quando la cute si rilassa a causa degli anni che passano. È un evento del tutto naturale che si manifesta con la menopausa ed è comunque collegato all’invecchiamento, femminile e maschile. L’altra indicazione è quella relativa a un forte dimagramento, quando si ripercuote anche sulla struttura del viso.

Si può affermare, dunque, che l’acido L- polilattico ha un effetto anti-menopausa?
Assolutamente sì, con le iniezioni si possono rallentare gli effetti della menopausa sul derma perché c’è un sostegno più robusto che lo sostiene. Non dimentichiamoci inoltre che concorrono al cedimento del viso anche l’assottigliamento del tessuto osseo e la minore tonicità da parte dei muscoli facciali. Per queste due situazioni si può fare poco direttamente, ma indirettamente sì, grazie all’acido polilattico che crea come una sorta di impalcatura tridimensionale.

Il trattamento è uguale per tutti?
No, viene messo a punto in base alla struttura del viso, all’età della paziente e ad altri parametri. Anche il numero delle sedute è diverso perché con il trascorrere degli anni L’azione dell’acido polilattico diventa più lento. Per dare un’idea, a 30 anni ce ne vogliono una, due, a 45-50 tre, a 70 cinque. Tra ogni seduta c’è sempre un intervallo di 4-6 settimane, perché si stabilizzi la reazione di stimolazione dall’acido polilattico.

Dopo il trattamento, ci sono segni sul viso? Si può prendere il sole?
”Il trattamento non lascia tracce di traumi o gonfiori sul viso. Il giorno stesso però si devono effettuare degli impacchi con il ghiaccio e nei 15 giorni successivi si deve massaggiare ogni giorno per dieci minuti la zona con l’aiuto di una crema idratante. Durante queste due settimane è meglio evitare di esporsi al sole. Ma a differenza dei normali filler, questo è solo un divieto temporaneo perchè l’acido polilattico è una sostanza stabile, non si modifica con il calore.”
 

L’hai trovato utile?

Condividi

Iscriviti alla newsletter di Paginemediche
Unisciti ad una community di oltre 50mila persone per ricevere sconti esclusivi e consigli di salute dai nostri esperti.
Ho letto l'Informativa sulla Privacy e acconsento al trattamento dei miei dati personali