La chiamano amnesia dissociativa ed è un vero e proprio buco nero che si apre nella memoria di un individuo e che lo spinge a dimenticare cose e persone, anche le più importanti.
Proprio perché incapace di intendere e di volere a causa di un’amnesia dissociativa, i giudici hanno assolto Andrea, un papà che l’anno scorso dimenticò in macchina sotto il sole suo figlio di soli due anni, scoprendo il suo corpo senza vita solo nove ore dopo, uscito dall’ufficio. La sentenza del tribunale riapre il dibattito. È possibile dimenticare di avere il proprio figlio in auto con sé?
Per la maggior parte dell’opinione pubblica è impensabile, eppure può accadere. Lo certificano eminenti psichiatri ed esperti che pongono sul banco degli imputati lo
Elementi con i quali facciamo i conti più o meno tutti noi e che possono avere conseguenze estreme, come nel caso di Andrea. L’uomo, secondo le perizie concordanti di difesa e accusa, era assolutamente convinto di aver lasciato il bambino all’asilo prima di arrivare in ufficio e quindi in quel momento le sue capacità di intendere e volere erano minate da un’amnesia dissociativa.
Ma cosa si intende per amnesia dissociativa? Claudio Mencacci, direttore del Dipartimento di Neuroscienze dell'Ospedale Fatebenefratelli di Milano, prova a fare chiarezza e spiega che questo tipo di amnesia sopraggiunge in condizioni di particolare Stress fisico o mentale, complice anche la
Mencacci avverte: in periodi particolarmente stressanti, magari caratterizzati da una privazione del Sonno (come può accadere ai neogenitori), può succedere, soprattutto nelle prime ore del mattino, di eseguire una serie di azioni come in uno stato ipnotico, in una sequenza che si ripete identica giorno dopo giorno e della quale siamo assolutamente convinti di aver ottemperato ad ogni passaggio.