In estate l’aria condizionata può offrire un enorme beneficio, soprattutto ai soggetti più vulnerabili alle alte temperature, come anziani e bambini. Recenti studi hanno confermato che a causare raffreddori, tosse e mal di gola non è l’aria condizionata in sé, quanto un suo uso scorretto.
E se a casa propria ognuno può impostare la temperatura che preferisce anche mettendo a rischio la salute, in ufficio e nei luoghi aperti al pubblico bisogna rispettare precise norme che servono a tutelare la salute dei lavoratori ed evitare la cosiddetta 'Sindrome dell'edificio malato'.
Aria Condizionata: raccomandazioni e rischi
E allora accanto alle raccomandazioni sulla giusta temperatura da impostare sul condizionatore (la differenza tra l’aria esterna e quella interna non deve essere superiore ai 7 gradi e l’umidità deve essere compresa tra il 40 e il 50 per cento) e sull’importanza di non collocarsi mai sotto il getto diretto dell’aria fredda, non bisogna dimenticare che i rischi per la salute possono essere legati anche ad una scorretta manutenzione dei condizionatori.
In particolare, la pulizia dei filtri riveste una grande importanza per prevenire infezioni anche serie come la legionella: i filtri non puliti, infatti, possono trasformarsi in ricettacoli di batteri e Muffe che vengono poi immessi nell’ambiente.
Ivo Iavicoli, tossicologo dell'Istituto di medicina del lavoro dell'Università Cattolica di Roma, spiega che il rischio è elevato non solo per i condizionatori di uso domestico, ma soprattutto per quelli che rinfrescano edifici pubblici, alberghi, uffici.
Nel 1976, ricorda l’esperto, durante un raduno organizzato presso il Bellevue Stratford Hotel di Philadelphia, 221 persone si ammalarono di una forma di Polmonite mai conosciuta prima di allora e 34 di essi morirono a causa della malattia. La causa dell’epidemia fu identificata in un batterio nuovo, chiamato Legionella pneumophila, presente nell’impianto di aria condizionata dell’albergo.