In materia di certificati medici per l’attività sportiva c’è ancora molta confusione. Nel decreto Balduzzi c’era scritto che i medici dovessero effettuare obbligatoriamente un
Ma ancora oggi chi decide di iscriversi ad un corso in palestra o di praticare un’attività sportiva si trova di fronte a un mare di dubbi e alle perplessità dei medici stessi. Per fare chiarezza riportiamo le parole di Giampiero Pirro, responsabile settore comunicazione Fimmg del Lazio, che spiega che l’Ecg è solo uno degli strumenti diagnostici a disposizione del medico per fare una valutazione dello sportivo amatoriale, ma ad ogni medico spetterà la scelta di quali esami eseguire.
“In base alla nostra esperienza professionale possiamo decidere se inviare la persona da uno specialista o ritenere concluso il percorso diagnostico. Un processo che si basa sull’interpretazione dei segni clinici del singolo paziente che devono essere valutati secondo scienza e coscienza, andando ben oltre una linea guida”, ha spiegato Pirro.
A fornire maggiori informazioni sulla questione e ad offrire supporto anche ai medici di medicina generale è stata la FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri), che ribadisce che non c’è l’obbligo di ECG se lo si è già fatto in precedenza e fornisce chiarimenti sulla questione. Innanzitutto bisogna fare una distinzione tra chi svolge un’attività sportiva amatoriale ed una non agonistica (cioè gli alunni che svolgono attività fisico-sportive organizzate dalle scuole nell’ambito delle attività parascolastiche, i partecipanti ai giochi sportivi studenteschi nelle fasi precedenti a quella nazionale e le persone che svolgono attività organizzate dal Coni o da società affiliate alle Federazioni o agli Enti di promozione sportiva che non siano considerati atleti agonisti).
Per quanto riguarda il primo gruppo: gli uomini fino a 55 anni e le donne fino ai 65, senza evidenti patologie e fattori di rischio potranno essere visitati da un qualunque medico e il certificato avrà valenza biennale; i soggetti che riportano almeno due delle seguenti condizioni (età superiore ai 55 anni per gli uomini e ai 65 per le donne, ipertensione arteriosa,
Per quanto riguarda il secondo gruppo, cioè chi svolge attività sportiva non agonistica c’è l’obbligo di controllo medico annuale effettuato da un medico di medicina generale, un pediatra di libera scelta o un medico specialista in medicina dello sport.
La visita dovrà prevedere obbligatoriamente la misurazione della Pressione arteriosa e l’effettuazione di un elettrocardiogramma a riposo. Infine chi pratica attività di particolare ed elevato impegno cardiovascolare patrocinate da Federazioni sportive, Discipline associate o da Enti di promozione sportiva ha l’obbligo di sottoporsi a una visita medica che comprenda la misurazione della pressione arteriosa, un elettrocardiogramma basale, uno step test o un test ergometrico con monitoraggio dell'attività cardiaca e altri accertamenti ritenuti indispensabili dal medico.