È un'autentica Bibbia per gli addetti ai lavori e una risorsa per gli appassionati e chi vuole tenersi informato. È il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5) che elenca i principali disturbi della sfera psichica ed emotiva dell’essere umano e viene redatto negli Stati Uniti, anche se si tratta di uno strumento utilizzato dagli specialisti di tutto il mondo.
Nel corso di una riunione dell’American Psychiatric Association (APA) è stato presentato un aggiornamento sulla base degli ultimi sviluppi scientifici, finalizzato non solo ad inserire nuove voci all’enciclopedia del disturbo psichico umano, ma anche ad aggiornare le tecniche diagnostiche dei disturbi mentali.
Si tratta di un cambiamento importante che arriva dopo 13 anni di lavoro e molte polemiche e che può avere interessanti ripercussioni, perché molte compagnie assicurative e servizi sanitari si basano sul Dsm per definire i criteri di assegnazione di servizi di sostegno e rimborsi (anche se in molti Paesi si utilizzano invece i criteri stabiliti nell’ICD dall’Organizzazione Mondiale della Sanità).
Nel nuovo Manuale, in più di 300 patologie classificate e dettagliate, trovano ampio spazio le nuove malattie ormai riconosciute, come quelle legate ai nuovi disturbi dell’Alimentazione - è il caso del
Importanti, e controverse, novità sul fronte dei disturbi dello spettro autistico: nella nuova edizione tutte le varie forme di autismo vengono inglobate in un’unica definizione di 'spettro di disturbi autistici', all’interno della quale è stata inserita anche la
Non tutti sono d’accordo con questa scelta, perché la Sindrome di Asperger è un disturbo di socializzazione che in certi casi può essere molto lieve, e inserirla nell’ampio ventaglio delle forme di autismo può causare problemi a chi ha accesso a particolari servizi educativi e sociali. È stata ampliata la definizione legata alla
Anche sul fronte dei disturbi infantili ci sono importanti novità: è stato introdotto tra le patologie il disturbo dirompente di disregolazione dell'umore (Dmdd) che può essere diagnosticato a bambini che hanno episodi frequenti di cambi d’umore improvvisi e irritabilità persistente da più di un anno, tre o più volte a settimana.
I detrattori hanno definito questa malattia la 'sindrome dei capricci', mentre gli esperti dell’Apa hanno precisato che ufficializzare questo disturbo va incontro alle preoccupazioni di genitori ed esperti circa l’ipertrattamento dei disturbi bipolari infantili.
Escluse eccellenti, la dipendenza dal sesso, per la quale secondo gli psichiatri non esistono ancora evidenze scientifiche certe, e la