Secondo il naturopata statunitense Peter D’Adamo le persone dovrebbero assumere determinati alimenti in base al loro gruppo sanguigno.
Secondo questo studioso la popolazione può essere suddivisa in 4 categorie, in base al gruppo sanguigno:
- gruppo sanguigno 0, quello originario, dei cacciatori che dovrebbe seguire un’Alimentazione prevalentemente a base di carne e con pochi cereali;
- gruppo A, quello degli agricoltori, che dovrebbe seguire un’alimentazione caratterizzata da un maggiore apporto di verdure e cereali;
- gruppo B di origine orientale che dovrebbe mangiare soprattutto pesce e latticini;
- gruppo AB (presente solo nel 5% della popolazione) che può mangiare una più ampia varietà di alimenti.
La teoria dei gruppi sanguigni ha una specifica base evoluzionistica: dapprima furono i cacciatori che mangiavano solo carne, poi vennero gli agricoltori e quindi l’apparato digerente subì una vera e propria rivoluzione evoluzionistica per abituarsi a mangiare ed assimilare prodotti fino ad allora sconosciuti. Secondo D’Adamo l’aumento dell’incidenza di intolleranze e allergie alimentari registrata negli ultimi decenni è causata dalla scarsa aderenza a questa speciale emodieta.
Ciò perché alcune proteine, chiamate lectine, contenute negli alimenti potrebbero provocare l’Agglutinazione dei globuli rossi nel sangue perché risultano incompatibili con il proprio Gruppo sanguigno. Da qui lo sviluppo di intolleranze. Anche se le teorie di D’Adamo tornano spesso alla ribalta quando si parla di diete ed intolleranze, la comunità scientifica non ha mai accettato ufficialmente questa ipotesi.
I detrattori ricordano che numerosi studi scientifici hanno dimostrato che, tranne che in rarissimi casi, le lectine non provocano l’agglutinazione dei globuli rossi e che l’unico modo efficace per combattere le intolleranze alimentari è quello di eseguire un test sulle intolleranze ed evitare di assumere i cibi ai quali si è allergici.