Esattamente venti anni sono trascorsi da quando Evelyn Lauder, presidente di Estée Lauder Companies, decise di dare vita ad una Campagna Internazionale – la Campagna Nastro Rosa – che fosse in grado di ampliare la cultura della prevenzione e della sensibilizzazione delle donne sulla necessità di opportuni esami per la prevenzione del tumore al seno.
Il mese di ottobre è, tradizionalmente, sinonimo di attività legate a questo messaggio lanciato dalla Lauder e che oggi ha raggiunto tantissimi Paesi nei cinque continenti.
Il mese di ottobre 2009 non smentirà questa consuetudine riconfermando la Campagna Nastro Rosa, che in Italia è giunta alla sua sedicesima edizione ed condotta in collaborazione tra Estée Lauder e la LILT - Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori.
“La Diagnosi precoce è l’unico metodo efficace per fronteggiare il Cancro al seno – spiega Francesco Schittulli, presidente della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – ed oggi la nostra struttura può contare su quasi 400 laboratori presenti in poco più di 100 sezioni provinciali”.
Un po’ di numeri: l’informazione precoce sullo sviluppo del Tumore al seno salva ogni anno 50.000 donne nel nostro Paese; 500.000 sono le italiane che effettuano i controlli di prevenzione annualmente promossi da LILT.
La sedicesima edizione della Campagna vedrà il popolare volto televisivo Elisabetta Canalis impegnata come testimonial dell’iniziativa.
Oggi circa quattrocentomila donne in Italia devono fare i conti con il tumore al seno: da un lato, la possibilità di guarigione si attesta all’88%, dall’altro il costo alto delle cure è pari a circa nove stipendi; oggi una donna può spendere personalmente anche fino a 3.300 euro per visite specialistiche, controlli ed esami e può perdere circa 8.663 euro per la riduzione del reddito generata dalla malattia, senza tener conto delle trasferte – circa 273 euro – e degli aiuti domestici, che incidono per circa 730 euro.
Secondo il più recente rapporto della LILT, che ha reso noti i costi per le cure, si registrano in Italia quasi 40.000 nuovi casi di tumori al seno ogni anno.
“La difficoltà più rilevante – spiega Schittulli – per le donne che si ammalano di tumore al seno è quella di riuscire a condurre vita lavorativa e diritto di accesso alle cure”.