Una Giornata interamente dedicata ai problemi legati al cuore, a come prevenirli e come curarli.
È la Giornata Mondiale per il Cuore, organizzata dal World Heart Federation, dal World Health Organization, dall’UNESCO e dall’International Year of Sport and Physical Education.
In Italia l’iniziativa è stata promossa dalla Fondazione Italiana per il Cuore e dalla Federazione italiana di Cardiologia e nasce per informare e diffondere le cure e i metodi di prevenzione per combattere le malattie cardiache.
Forse non tutti sanno che tra le prime cause di morte al mondo ci sono proprio le malattie cardiovascolari.
A questo si aggiungono i numerosi casi di infarto che rendono chi li subisce un malato a livello cronico, ovvero un paziente che necessita di cure costanti e precise.
Sono differenti i fattori di rischio: da una vita sedentaria ad una dieta troppo ricca di grassi, dall’aumento di colesterolo nel Sangue all’ipertensione.
Inoltre avere parenti malati di cuore rende maggiormente a rischio, e anche l’età non è un fattore da trascurare. Conoscere le cattive abitudini che aumentano i rischi di problemi cardiaci è solo una delle numerose armi che possono essere utilizzate. Ma una dieta sana ed equilibrata è sicuramente il punto di partenza.
La dieta contro i problemi cardiaci prevede molto pesce e molta verdura, e di ridurre i grassi; in questo modo si riesce a tenere sotto controllo il livello del diabete, uno dei principali nemici del cuore.
Questo tipo di informazioni e tutte le tecniche di cura e prevenzione sono state presentate durante la Giornata Mondiale per il Cuore, organizzata dalla Fondazione Italiana per il Cuore, ente nato nel 1990 per lo studio e la diffusione-prevenzione delle malattie di natura Cardiovascolare.
La Giornata, che si è celebrata ieri domenica 27 settembre 2009, ha offerto l’occasione di informare su quali sono gli stili di vita e di alimentazione più corretti. Un’iniziativa importante se si pensa che negli ultimi anni il numero di morti per problemi al cuore tra i giovani è aumentato – in tutto il mondo – radicalmente.
E in Italia la situazione non è da sottovalutare: aumenta il numero di malati di cuore, con una spesa che supera i 16 miliardi di euro l’anno.