Logo Paginemediche
  • Programmi
  • Visite
  • Salute A-Z
  • Chi siamo
  • MediciMedici
  • AziendeAziende
La musica fa bene alla salute

La musica fa bene alla salute

Uno studio italiano ribadisce gli effetti benefici della musica sulla salute e sull'organismo: fa bene al cuore e combatte infarti e ictus.

Che la musica aiuti lo spirito non è una novità.

A chi non è capitato di trarre beneficio dall’ascolto di canzone malinconica dopo la fine di un amore o di una canzone divertente e leggera quando si è alla ricerca di un po' di buonumore?

Da anni la musicoterapia studia proprio le alterazioni e le variazioni che l’ascolto di musica può avere sullo stato d’animo delle persone, ma non solo.

È stato provato che la musica può avere effetti e reazioni anche sull’organismo. La musicoterapia si basa proprio sul principio che il nostro cervello non ‘ascolta’ semplicemente la musica ma la ‘sente’ letteralmente, e questo ha effetti evidenti e concreti sul benessere.

Già in passato è stato osservato che l’ascolto prolungato di musica classica causa un notevole aumento della produzione di latte negli animali e test simili avevano dato lo stesso risultato anche sulle donne.

 

Una canzone può avere effetti sulla salute quindi?

 

Secondo un recente studio portato avanti dall’Università di Pavia e pubblicato sulla rivista Circulation è una teoria verosimile.

La musica fa bene al Cuore e può essere uno strumento di aiuto nella prevenzione di infarti ed ictus. È la recente scoperta tutta italiana in tema di musicoterapia.

Secondo lo studio condotto dal team di Luciano Bernardi, il flusso sanguigno varia a seconda del ritmo musicale; di conseguenza si potrebbe provare a controllare il flusso cardiovascolare utilizzando ritmi musicali differenti.

Si è notato che ritmi veloci aumentano la pressione ed il battito cardiaco, mentre ritmi più rilassati ne causano la netta riduzione.

La ricerca ha coinvolto 24 soggetti sani (12 musicisti e 12 non musicisti) che hanno ascoltato diversi tipi di musica (dalla Turandot di Puccini alla Nona di Beethoven, dalla cantata di Bach al Va Pensiero di Verdi): diversi ritmi, a volumi differenti in cuffia.

Gli studiosi hanno misurato battito cardiaco, frequenza respiratoria, velocità del flusso arterioso ed elasticità dei vasi e hanno concluso che diversi ritmi e stili musicali possono influire sull’andamento pressorio.

Ultimo aggiornamento: 25 Novembre 2015
2 minuti di lettura
Commento del medico
Prof. Vincenzo Di Lazzaro
Prof. Vincenzo Di Lazzaro
Specialista in Neurologia

Che la musica influenzasse la mente lo si sapeva già. Uno studio italiano dimostra, inoltre, che le note musicali sono in grado di sincronizzare anche il sistema cardiocircolatorio e il respiro.

 

L’hai trovato utile?

Condividi

Iscriviti alla newsletter di Paginemediche
Unisciti ad una community di oltre 50mila persone per ricevere sconti esclusivi e consigli di salute dai nostri esperti.
Ho letto l'Informativa sulla Privacy e acconsento al trattamento dei miei dati personali