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Liposuzione: mai abbassare la guardia

Liposuzione: mai abbassare la guardia

Diffidare da chi promette miracoli a piccoli prezzi: i consigli degli esperti per sottoporsi a interventi di liposuzione sicuri ed efficaci.

Le cronache riportano il caso di una donna veronese di 60 anni deceduta dopo un intervento di Liposuzione alle gambe.

Un intervento di routine eseguito in una clinica padovana in regime di day hospital e, secondo i medici, perfettamente riuscito.

Un’autopsia contribuirà a far luce sulle cause della morte della donna, ma la notizia alimenta il dibattito circa la sicurezza degli INTERVENTI di liposuzione.

Ogni anno in Italia si registrano circa 60mila interventi di liposuzione e liposcultura: 20mila di essi sono interventi di addominoplastica, che prevede quindi la liposuzione della parte bassa dell’addome, e interessano per il 68% le donne e per il 32% gli uomini.

La liposcultura (l’intervento che prevede il rimodellamento tramite liposuzione di fianchi, cosce, addome e glutei), invece, sembra essere una prerogativa femminile (il 92% dei pazienti è rappresentato, infatti, da donne), ed è proprio questo tipo di operazione ad essere quello più rischioso.

Secondo i dati resi noti dalla Società Italiana di Chirurgia Plastica, ricostruttiva ed estetica (SICPRE) su complessivi 94.159 interventi di liposcultura si sono registrate 245 complicanze maggiori non fatali; mentre il tasso di mortalità è risultato essere di 1 su 47.415 (0,002%) se l’intervento è avvenuto singolarmente, mentre se è stato effettuato in associazione con altri interventi sarebbe più pericoloso e farebbe registrare 1 decesso su 7314 pazienti (0,01%).

Secondo la SICPRE, quindi, l’intervento di liposuzionenon comporta rischi specifici e anche tenendo conto di alcune complicanze gravi, talvolta mortali che hanno caratterizzato questa chirurgia in passato, si è sempre trattato di episodi successi perché avvenuti nel mancato rispetto delle norme, semmai eseguiti da mani non esperte ed in ambulatori di fortuna''.

La SICPRE ricorda che il grado di pericolosità dell’intervento di liposuzione è direttamente proporzionale alla quantità di grasso asportata: “pretendere di rimuovere 6-7 chili di adipe trasforma un intervento banale in un operazione ad alto rischio se si tiene conto che per ogni chilo di grasso che si rimuove si  toglie anche sangue, con il rischio di shock'' si legge in una nota.

Ma come avviene l’intervento di liposuzione?

I chirurgi praticano delle piccole incisioni nelle zone in cui si trova il grasso da eliminare, all’interno delle incisioni vengono inserite delle cannule meccaniche che aspirano il grasso e lo eliminano.

L’intervento viene eseguito in anestesia generale o parziale (dipende dalla complessità dell’intervento), ma la degenza dura solo un giorno, salvo complicazioni.

Il consiglio dato dagli esperti è soprattutto quello di diffidare da chi promette miracoli, da chi dichiara di utilizzare tecniche rivoluzionarie, provenienti, magari, da paesi esotici, oltre che di accertarsi che il chirurgo al quale ci si sta affidando sia specializzato in chirurgia plastica.

La SICPRE ricorda che negli ultimi anni con il successo della chirurgia plastica è stato un fiorire di chirurghi veri o presunti che operano in ambienti non idonei e non sicuri.

L’ambulatorio deve essere attrezzato e l’intervento va effettuato sempre alla presenza di un anestesista rianimatore.

Insomma, va bene cercare la bellezza, ma mai senza preoccuparsi della propria incolumità.

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Ultimo aggiornamento: 26 Novembre 2015
3 minuti di lettura
Commento del medico
Dr. Antonio Apolito
Dr. Antonio Apolito
Specialista in Chirurgia generale e Chirurgia plastica‚ ricostruttiva ed estetica

Quali sono i rischi cui si va incontro sottoponendosi ad un intervento di liposuzione?

I rischi operatori di un intervento di liposuzione sono molto bassi.

La percentuale, infatti, di mortalità è all’incirca dell’0,002%. Nella letteratura internazionale sono descritti: rarissimi casi di morte per embolia adiposa e per tromboembolia polmonare (Ross RM 1988, Dillerud E 1987, Boezaart AP 1990, Scroggins C 1999), d’infezioni cutanee e di alcuni casi di fascite necrotizzante, risolte dopo periodi lunghi di ospedalizzazione ed interventi di chirurgia ricostruttiva. Meno gravi, e causa comunque se permanenti di insoddisfazione del paziente, sono le irregolarità e le discromie cutanee.

Tali complicanze rappresentano una percentuale bassissima rispetto all’elevato numero d’interventi chirurgici di liposuzione.  

Esistono soggetti più a rischio di altri? Se sì, quali sono i fattori da tenere presente?

Il rischio operatorio è maggiore nei pazienti anziani, nei grandi obesi, quando si aspirano grandi quantità di grasso per la contemporanea perdita anche di sangue, se si praticano contemporaneamente altri interventi di chirurgia plastica (addominoplastica, mastoplastica riduttiva ecc.), nei casi di pazienti con altre patologie (cardiovascolari, respiratorie, diabete, ecc.).

Se si è deciso di sottoporsi ad un intervento di liposuzione, esistono dei parametri specifici da considerare nella scelta della struttura?

Consiglio sicuramente di rivolgersi a chirurghi specializzati in chirurgia plastica e iscritti alla S.I.C.P.R.E. (Società Italiana Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica). L’intervento chirurgico deve essere effettuato sempre in ambiente chirurgico idoneo, alla presenza di un Anestesista Rianimatore.

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