Gli psicologi dicono che per diventare adulti gli uomini devono metaforicamente "uccidere il padre". Liberarsi, cioè, dell’ombra di una figura autorevole, imperante, spesso idealizzata, affinché la realtà la restituisca nella sua fragilità e imperfezione, consentendo al giovane di diventare un uomo, con caratteristiche e personalità proprie.
Ma se il rapporto tra figli maschi e padri è estremamente complesso, non è da meno quello tra figlie e madri. Un rapporto che fonda le sue radici nell’archetipo della mamma amorevole e sempre presente, ma che è caratterizzato spesso da rivalità, conflittualità e un’eterna altalena di amore e odio.
Come spiega la psicanalista Caroline Eliacheff nel suo libro Madri e figlie, per le
Il rischio più diffuso è quello di crescere con una madre che insegue la giovinezza ad ogni costo, entrando inevitabilmente, e spesso inconsapevolmente, in competizione con la figlia. La Sindrome dell’eterna giovinezza colpisce soprattutto le madri narcisistiche, spesso incapaci di provare amore incondizionato ed empatia.
Il risultato è che la figlia cresce sentendo un enorme senso di colpa per non riuscire ad amare, a sua volta, incondizionatamente questa madre così apparentemente perfetta, eppure così distante dal punto di vista emotivo. Gli psicologi sono concordi: in questi casi si instaura un circolo vizioso nel quale la madre non riesce ad allevare la propria figlia con amore, e questa giovane donna si sente in colpa (e viene colpevolizzata dalla madre stessa) perchè prova sentimenti contrastanti nei confronti della madre.
La conseguenza di questo rapporto così ambivalente è che le figlie delle mamme narcisistiche hanno maggiori probabilità di diventare donne alla costante ricerca dell’approvazione altrui, alla perenne ricerca di affetto e amore, ma anche di attenzione. Ma anche le
Ciò spiega perché molte donne, ad un certo punto della loro vita, dichiarano “non voglio essere come mia madre” e avviano, anche con l’aiuto della psicoterapia, un percorso di separazione e differenziazione dalla figura materna.