Bulimia,
L’ortoressia ne è un esempio. Descritta per la prima volta nel 1977 dal medico Steven Bratman, che ne soffriva egli stesso, l’ortoressia è una vera e propria ossessione nervosa per i cibi salutari e biologici. L’allarme è stato lanciato qualche tempo fa dalla British Dietetic Association.
Ultratrentenne, di sesso maschile e con un buon livello di istruzione: è questo l’identikit di chi soffre di ortoressia. Un disturbo che spesso è difficile da riconoscere perché chi ne soffre non manifesta alcun cambiamento a livello fisico ma in alcuni casi può cominciare a sviluppare un disordine ossessivo-compulsivo della personalità.
Secondo gli esperti, infatti, tutto inizia con una semplice propensione verso i cibi sani e salutari, insomma con uno spiccato amore per la propria salute, ma poi si traduce in una ricerca ossessiva di
I più a rischio sono i
Attualmente i veri e propri ortoressici, cioè coloro che mettono a rischio la propria salute in nome del cibo sano, sono pochi, ma è in crescita l’esercito di chi assume una posizione integralista in materia di Alimentazione e finisce col vivere il proprio rapporto con il cibo in modo maniacale. Come distinguere una semplice attenzione alla dieta dall’ortoressia?
Gli esperti spiegano che l’ortoressia interferisce con la vita di tutti i giorni: niente cene con gli amici, pasti consumati in completa solitudine, atteggiamento di superiorità in materia di alimentazione, pensiero quotidiano ai cibi e alla dieta, ossessione per le etichette e, alla lunga, cambiamenti a livello fisico e psicologico.