Dal 2007 alla maratona di New York sono banditi ipod e cuffiette nelle orecchie per sentire la musica. Numerosi studi hanno dimostrato che ascoltare la musica durante l’allenamento o una prestazione sportiva migliora le performances e secondo gli organizzatori della maratona correre con la musica nelle orecchie conferisce un indubbio vantaggio competitivo.
L’effetto positivo della musica nello svolgimento di attività impegnative è dimostrato anche nelle sale operatorie dove spesso anestesisti e chirurghi accendono la musica con lo scopo di favorire la concentrazione e ridurre l’Ansia durante l’intervento. Insomma il potere della musica è innegabile, ed uno studio condotto recentemente da Thomas Hans Fritz dell'Università belga del Ghent ha scoperto che produrre suoni e musica durante lo svolgimento di un compito gravoso ha benefiche implicazioni sul piano fisico ed emotivo.
Lo studio, illustrato sulle pagine dell’autorevole rivista Pnas, ha mostrato che se con il proprio movimento si produce della musica si determina un feedback emotivo che consente un migliore controllo muscolare. Questo perché, da un lato, produrre musica distrae dall’esecuzione dell’esercizio fisico e dalla fatica, ha un effetto rilassante e riduce la tensione muscolare, favorendo un maggiore afflusso di Sangue; dall’altro la musica fornisce un feedback al movimento che aiuta ad avere maggiore controllo sul movimento stesso.
Anche senza dover prendere in mano dati scientifici, basta far tornare alla mente le immagini dei detenuti destinati ai lavori forzati, dei marines che si preparano nelle caserme o dei lavoratori impegnati nella costruzione di strutture complesse o nel trasporto manuale di pesanti pietre: il canto corale, l’accompagnamento dei movimenti e degli sforzi con suoni vocali sono presenti ovunque.
Per dimostrare quali effetti benefici il suono abbia nelle performances fisiche il ricercatore belga ha arruolato 61 volontari che hanno dovuto impegnarsi in faticose sedute con attrezzi da palestra.
I ricercatori hanno testato parametri fisici come la quantità di Ossigeno consumata durante l’allenamento e la forza muscolare impiegata comparandoli con l’ascolto passivo della musica e con la produzione di suoni e musica durante l’esercizio.
Il risultato ha mostrato che la musica che veniva prodotta durante i movimenti riduceva la percezione della fatica e favoriva l’esecuzione di attività fisiche intense. Inoltre è emerso che se la musica veniva prodotta dall’atleta, a parità di forza, la quantità di ossigeno consumata era inferiore rispetto a quando la musica veniva solo ascoltata.