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Animali da Pet therapy: non solo cani e gatti

Animali da Pet therapy: non solo cani e gatti

Anche delfini, cavalli, conigli e asini possono aiutare le persone in difficoltà. Sono le nuove frontiere della pet therapy.

Pet therapy, se ne parla spesso e proprio recentemente uno studio ha scoperto quanto la presenza di un cane o un gatto in casa allunghi la vita delle persone che soffrono di malattie cardiovascolari.

Quando pensiamo alla Pet Therapy la mente corre subito agli animali domestici, ma in realtà le opportunità terapeutiche offerte dallo speciale e straordinario rapporto che si instaura tra animale ed essere umano sono molteplici. Innanzitutto un’importante distinzione: gli interventi di Pet therapy possono essere classificati in A.A.A. (Animal Assisted Activities) e A.A.T. (Animal Assisted Therapy).

Le prime sono attività di tipo educativo-ricreativo o di supporto psico-relazionale che hanno lo scopo di migliorare la qualità della vita di svariate categorie di persone, portatori di handicap e disabilità, pazienti psichiatrici, anziani, detenuti, bambini; le seconde, invece, sono attività che vengono svolte a supporto delle terapie tradizionali per curare disturbi fisici e motori, della sfera emotiva, cognitiva o psichica.

La Delta Society, l’organizzazione statunitense nata nel 1981 con lo scopo di favorire l'impiego degli animali per il miglioramento dello stato di salute, l'indipendenza e la qualità della vita dell'uomo, precisa che gli animali impiegati nella Pet therapy devono superare un test che valuti lo stato sanitario, le capacità e l’attitudine.

Nella pet therapy vengono coinvolti generalmente i cani o i gatti, ma si stanno diffondendo anche altri tipi di approcci.

  • Cavalli (ippoterapia): vengono impiegati nelle terapie mediche, psicologico-educative, riabilitative, con il supporto di personale specificatamente preparato ed addestrato. A beneficiare dell'ippoterapia sono soprattutto i bambini autistici, i bambini con sindrome di Down, disabili, persone con problemi motori e comportamentali.
  • Criceti e conigli possono essere di aiuto per i bambini che stanno vivendo un momento difficile della loro crescita.
  • I pappagalli possono rappresentare un’ottima compagnia per le persone anziane e alcuni studi hanno confermato che la loro presenza avrebbe effetti benefici sullo stato psico-fisico.
  • Pesci: avere un acquario o godere della bellezza di un grande acquario potrebbe ridurre tachicardia e tensione muscolare.
  • Delfini (Delfinoterapia): le loro potenzialità sono enormi nel trattamento dei disturbi della comunicazione, dell’autismo, della depressione.
  • Asini (Onoterapia): possono essere impiegati efficacemente nel trattamento delle disabilità.
Ultimo aggiornamento: 01 Agosto 2019
3 minuti di lettura
Commento del medico
Dr.ssa Silvia Garozzo
Dr.ssa Silvia Garozzo
Specialista in Psicologia clinica e Psicoterapia

Tutto assolutamente vero il contenuto di quest’articolo. Peccato, come sempre in Italia, che manchino i finanziamenti.

Le cure che la pet therapy propone sono molto costose proprio perché contemplano anche la cura degli animali (soprattutto quando non si tratta di cani e gatti) e richiedono operatori assolutamente specializzati. Del resto, potrebbe rispondere qualcuno, i fondi mancano per ben altro. Pronto soccorso, polizia di stato…

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