Piercing e tatuaggi per alcuni sono un’arte, per altri un modo di esprimersi e per altri ancora semplici strumenti ornamentali. Sta di fatto che quella dei piercing è una moda dilagante tra i più giovani, ma non solo. Cosa c’è dietro la voglia di forarsi parti del corpo a volte davvero improbabili? Trasgressione e voglia di essere diversi ma allo stesso tempo omologati; spesso, però, si trascurano i rischi legati a questa moda del nuovo millennio.
È di pochi giorni fa la notizia dell’ennesimo caso di Infezione da piercing. Una donna di Merano ha sottovalutato i primi sintomi di Infezione causati da un piercing al sopracciglio e si è ritrovata in coma a causa di un’Infezione andata decisamente oltre.
Ma vale davvero la pena rischiare cosi tanto? Ed è di nuovo allarme-sicurezza: il dibattito tra contrari ed esperti del settore continua ripetutamente. Da una parte c’è chi sostiene l’inutilità del piercing e i suoi elevati rischi, dall’altra parte gli specialisti del settore che invece portano avanti la teoria della sicurezza come unico strumento per evitarli. Insomma, fare piercing in un posto sicuro, gestito da professionisti del settore che usano aghi monouso e sterilizzati dovrebbe ridurre notevolmente tutti i pericoli.
Esiste una normativa che attualmente viene seguita solo da sei regioni italiane (Campania, Lazio, Puglia, Lombardia, Veneto e Toscana) e che prevede norme di sicurezza proprio per tatuaggi e piercing.
Ma il problema vero è la disinformazione, la scarsa igiene e la scarsa cura che spesso alcuni ‘macellai’ hanno nei confronti di giovani che vogliono trasgredire. Per questo motivo il Ministero della Salute sta preparando una normativa più rigida in materia, in modo da garantire maggior sicurezza e ridurre il numero di rischi. Uno strumento in più per ridurre le gravi percentuali legate al numero di ‘malati da piercing’. Secondo uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della Health Protection Agency e della London School of Hygiene and Tropical Medicine, riportato dal quotidiano britannico Indipendent, un piercing su quattro provoca problemi di salute.
Insomma, su 100 piercing fatti, almeno 25 causano problemi. Una percentuale che deve assolutamente essere ridotta, per evitare di leggere notizie come quella della donna di Merano che, per un foro al sopracciglio, ha rischiato la vita.