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Più felici da giovani, più ricchi da grandi

Più felici da giovani, più ricchi da grandi

Quanto una giovinezza felice influisce sulla capacità di essere produttivi e più ricchi da adulti?

La celebre scrittrice Agatha Christie scriveva nella sua autobiografia: “una delle cose più fortunate che possono capitarti nella vita è avere un’infanzia felice”.

Un’infanzia serena ha numerose ripercussioni benefiche sullo sviluppo emotivo del bambino e Influenza significativamente la salute e la sua vita da adulto. Numerose ricerche si sono occupate del complesso legame tra le condizioni di vita nei primi anni di vita e lo sviluppo di un individuo, ma una recente ricerca pubblicata su Proceedings of National Academy of Sciences è andata oltre e ha indagato su quanto un’infanzia felice possa influire sulla realizzazione lavorativa e economica delle persone.

I ricercatori dell’University Colllege di Londra hanno preso in considerazione circa 90mila giovani adulti americani e hanno tenuto conto di numerosi fattori legati allo stato di salute, alla predisposizione genetica, al quoziente intellettivo, al livello di istruzione e a quello di autostima e felicità dei partecipanti. Alla fine delle analisi è emerso che ogni punto in più su una scala da 1 a 5 che misura il grado di soddisfazione personale a 22 anni si traduce in 2mila dollari di guadagno in più sette anni dopo.

Jan-Emmanuel De Neve, autore principale dello studio, spiega che il rapporto tra la felicità da giovani, e quindi da bambini, e una maggiore capacità di produrre ricchezza è “causale e unidirezionale” anche se non si può non ipotizzare che esista una causalità inversa tra ricchezza e felicità. Un’IPOTESI da verificare con nuove indagini.

Andrew Oswald della Warwick University, che ha collaborato allo studio, sottolinea che questo risultato dimostra senza dubbio che il rapporto tra denaro e felicità è molto più complesso di quanto non si sia ritenuto finora. È probabile, spiegano gli studiosi, che una persona felice e solare sia anche maggiormente propositiva, attiva e quindi produttiva e questi dati avrebbero importanti implicazioni per la società, per chi si occupa di politica e anche per gli economisti.

Ultimo aggiornamento: 06 Giugno 2015
2 minuti di lettura
Commento del medico
Dr.ssa Rosalba Trabalzini
Dr.ssa Rosalba Trabalzini
Specialista in Psichiatria

Non c’è ombra di dubbio: un bimbo che ha vissuto la propria infanzia in un contesto sereno e gioioso sarà un adulto predisposto all’ottimismo, quindi propositivo e soprattutto felice.

Forse non era necessaria una ricerca per sostenere un dato così ovvio. Allo stesso modo è ovvio che se un adulto con una personalità così predisposta: estroversa, aperta al nuovo, proiettata a costruire piuttosto che sedersi a guardare, punti ad occupare un posto di rilievo o addirittura a costruire la propria professionalità lavorativa, diventa  l’artefice di se stesso.

Aspirare alla ricchezza è un sogno che tutti accarezzano ma per far sì che il sogno diventi realtà non è sufficiente una bacchetta magica e d’altra parte, non è possibile acquistarla. Al contrario è necessario avere alla base una voglia di fare unita alla capacità di sapersi inventare e proporre ma questo potrà farlo e, conseguentemente riuscire nell’impresa, solo colui che ha avuto un background sin dall’infanzia impregnato di serenità unito ad una educazione che abbia saputo valorizzarlo al massimo.

Potrà arrivare al successo e quindi disporre di un buon patrimonio economico quell’individuo che potrà contare su un passato vissuto all’ombra della felicità e che abbia sviluppato conseguentemente elevate capacità attitudinali e personali.

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