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Cosa fare per combattere la resistenza agli antibiotici

Cosa fare per combattere la resistenza agli antibiotici

Il fenomeno della resistenza agli antibiotici è allarmante. Gli esperti consigliano sette azioni per contrastarlo nella nostra quotidianità.

Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito quasi impotenti allo sviluppo di una resistenza agli antibiotici in tutti i paesi industrializzati e alla diffusione di Batteri sempre più aggressivi e meno vulnerabili ai farmaci a disposizione.

La ricerca scientifica continua ad indagare sul fenomeno, alla ricerca di una strategia efficace per risolvere il problema, ed è proprio di qualche giorno fa la notizia – proveniente dalla Salve Regina University di Newport – che il miele possa essere un’arma efficace contro la resistenza agli antibiotici.

Come illustrato dalla responsabile della ricerca, Susan Meschwitz, grazie al miele si riesce a interrompere il 'quorum sensing', cioè il modo in cui i batteri comunicano tra loro e questo li rende sensibili ai comuni antibiotici. Ma mentre i ricercatori sono a lavoro, noi consumatori possiamo fare molto per ridurre il rischio che si diffondano infezioni sempre più pericolose ed aggressive.

Ecco sette azioni che possiamo mettere in campo:

  • continuare a vaccinare i bambini: ad esempio è molto importante vaccinare i bambini dalla polmonite con il vaccino pneumococcico coniugato perché in questo modo sarà meno facile che l’infezione si trasmetta anche alla popolazione adulta;
  • lavarsi spesso le mani (e farlo bene): lavarsi le mani dopo aver usato i servizi igienici e prima di mangiare contribuisce a ridurre del 40% l’Incidenza delle malattie diarroiche e del 23% l’incidenza delle infezioni respiratorie;
  • attenzione alla carne cruda: maneggiare con cura la carne cruda evitando la contaminazione incrociata;
  • usare correttamente gli antibiotici: seguire con precisione la posologia e le indicazioni del medico, non condividere gli antibiotici, non interrompere in anticipo anche se i sintomi sono passati e ci si sente meglio. È molto più probabile che così facendo si lasci spazio ai batteri più resistenti e forti e che l’infezioni si ripresenti più forte di prima;
  • preferire il cibo biologico perché negli allevamenti biologici non è permesso usare gli antibiotici;
  • evitare il sapone antibatterico: usare un sapone normale previene le infezioni in modo altrettanto efficace e proprio gli ingredienti antibatterici possono favorire la resistenza ai farmaci;
  • limitare l’assunzione di Antibiotici ad ampio spettro: per le più comuni infezioni gli antibiotici a spettro ristretto come la penicillina sono ancora un’ottima scelta.
Leggi anche:
L'antibiotico resistenza, ovvero la resistenza dei batteri all’azione dei farmaci utilizzati, costituisce un grave problema purtroppo in costante aumento.
Ultimo aggiornamento: 25 Giugno 2018
3 minuti di lettura
Commento del medico
Dr. Enzo Brizio
Dr. Enzo Brizio
Medico di Medicina generale

Il problema delle resistenze agli antibiotici sta diventando di anno in anno sempre più drammatico e, se non viene fermato, arriverà un brutto giorno (nemmeno troppo remoto) in cui gli antibiotici saranno praticamente inutili.

L'utilizzo su larga scala della penicillina, il primo antibiotico scoperto ed utilizzato in campo umano, risale all'inizio della seconda guerra mondiale.

Da allora sono passati meno di 70 anni e abbiamo ora a disposizione decine e decine di antibiotici differenti, ognuno con una sua propria modalità di azione, ognuno con una famiglia di germi su cui agire, ognuno dotato di caratteristiche peculiari ed effetti collaterali.

Ne ho parlato in modo approfondito nel seguente articolo: Antibiotico Resistenza. come combattere i superbatteri

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