Una promozione, un incarico importante, un
Sono le donne colpite dalla cosiddetta Sindrome dell’Impostore, che può interessare anche professioniste affermate o studentesse modello e che negli ultimi anni si sta diffondendo a macchia d’olio anche tra gli uomini. Donne per le quali ogni successo o obiettivo raggiunto è da ascrivere soltanto al caso e certamente non alla propria bravura, né alla preparazione o competenza.
A definire per la prima volta i tratti della Sindrome dell’Impostore sono stati, nel 1978, gli psicologi Clance ed Imes: le persone competenti trovano difficile credere nelle proprie capacità o complimentarsi con se stesse.
I sintomi sono chiari e più diffusi di quanto non si creda: se si ottiene un successo sul
Le cause possono essere le più diverse: magari da bambine queste donne non sono state abbastanza gratificate, i successi raggiunti sono stati sempre svalutati, il contesto familiare di provenienza era economicamente svantaggiato, oppure si fa un lavoro tradizionalmente maschile. Qualunque sia la motivazione per la quale questa Sindrome è emersa, l’importante è riconoscerla a agire di conseguenza.
Valerie Young, autrice di un libro sul tema, invita ad auto-premiarsi per ogni piccolo o grande successo, e a non sminuire mai i complimenti che si ricevono per un lavoro ben fatto con delle frasi che rimandano alla modestia.
Ma ottime strategie sono anche:
- fissare i propri obiettivi (raggiungibili) su un foglio e dirsi "brave" quando li si persegue con successo; riconoscere i propri errori ma senza drammatizzare e usandoli come un’opportunità;
- ricordarsi sempre che, a differenza di ciò che pensiamo, le persone non spendono la vita ad osservare noi, in attesa di un nostro errore e che nessuno è perfetto;
- non demonizzare l’Ansia in toto, perché, se impariamo a gestirla, può essere uno straordinario stimolo per fare bene;
- ricordarsi che sentirsi insicuri qualche volta è normale e naturale e che anche se a volte non ci si sente all’altezza ciò non vuol dire che sia vero.