Addio al vecchio termometro al mercurio.
Dal 3 aprile 2009 entra in vigore un Decreto Ministeriale che recepisce una normativa europea e che colpisce tutti gli strumenti di misurazione prodotti con il mercurio.
L’obiettivo è evitare ulteriori danni ambientali causati dalla sostanza che ha già contribuito ad arrecare seri danni all’ambiente marino e un progressivo avvelenamento da mercurio in numerose specie ittiche.
Dunque addio al vecchio strumento di misurazione, i nuovi termometri saranno costruiti in altro modo.
Se ne abbiamo ancora qualcuno in casa dovremo liberarcene (così come non dobbiamo separarci dai barometri a mercurio o altri sistemi di misurazione a mercurio costruiti più di 50 anni fa) ma attenzione a non gettarlo nella spazzatura perché, anche in questo caso, si contribuirebbe all’inquinamento ambientale: il mercurio è una sostanza tossica che non si degrada e contamina l’ambiente circostante: i vecchi strumenti dovranno essere, quindi, consegnati alle farmacie o gettati nelle piazzole ecologiche.
Usiamo, dunque, ancora un po’ il vecchio caro termometro a mercurio ma dal prossimo mese in vendita non lo troveremo più e dovremo scegliere se usare uno tra i più avanzati sistemi di misurazione (digitale o a infrarossi) oppure optare per un “fratello” del termometro tradizionale che sostituisce al mercurio una lega di Gallio, Indio e Stagno del tutto naturale.
Ma finché il termometro a mercurio viene ancora utilizzato vale la pena sapere cosa fare nel caso in cui dovesse rompersi. Fortunatamente la quantità di mercurio presente nei termometri è relativamente bassa, e anche se viene ingerito, inalato e toccato non comporta un serio rischio per la salute dell’ambiente o per quella dei bambini, a meno che non siano allergici al mercurio e allora è il caso di chiamare il medico.
Alcune precauzioni da adottare in caso di rottura dello strumento esistono, però, ed è bene conoscerle:
- non utilizzare scopa ed aspirapolvere per raccogliere i piccoli pezzi di vetro ma indossare guanti usa e getta e far scivolare il mercurio e il vetro su fogli di carta o usando del nastro biadesivo;
- non buttarlo nel lavandino o nella pattumiera ma chiuderlo in un contenitore non metallico e gettarlo in discarica o in farmacia;
- non lavare con detersivi tipo cloro o ammoniaca che, uniti al mercurio, possono sviluppare vapori tossici, aprire subito le finestre per areare gli ambienti.