Lo Stress sul lavoro aumenta il rischio cardiovascolare? Si sono posti questa domanda numerosi gruppi di ricerca che, in questi anni, hanno indagato sui possibili effetti che un lavoro stressante può avere sulla salute del cuore.
Uno dei più recenti è stato condotto dalla Queen’s University canadese e ha visto coinvolte 227 donne che lavoravano in ospedali come turniste. Lo studio, presentato in occasione dell’ultimo Canadian Cardiovascular Congress, ha concluso che il 17% delle donne che svolgevano turni di notte soffriva di sindrome metabolica e il 38% di
Ma questo studio non è l’unico ad aver indagato sul collegamento tra
Quello del rischio Cardiovascolare rapportato alle condizioni sul lavoro è un tema talmente sensibile per le aziende e i lavoratori che stanno partendo numerosi progetti volti ad indagare sulla salute dei lavoratori. Ne è un esempio il progetto CardioFactory che promuoverà presso 4300 lavoratori una campagna di prevenzione del rischio cardiovascolare, offrendo l’opportunità di sottoporsi a visite specialistiche direttamente in azienda.
Questi progetti si inseriscono nel più ampio ventaglio di iniziative promosse a seguito della raccomandazione fornita nel 2010 dal Ministero del Lavoro alle aziende pubbliche e private per fare una corretta valutazione dello stress lavoro-correlato. Ma perché i lavoratori stressati sarebbero più vulnerabili alle malattie cardiovascolari?
Gli esperti ritengono che tra le cause più probabili ci siano una scarsa propensione a fare attività fisica, a mangiare in modo sano, ma anche i cambiamenti ormonali provocati dallo stress, che aumenta i livelli di cortisolo, un ormone che inibisce la produzione di testosterone, compromette la funzionalità del sistema immunitario e gioca un ruolo importante nello sviluppo di alcune malattie come, appunto, quelle cardiovascolari. I fattori di rischio principali per i lavoratori sono un lavoro su turni, mansioni poco gratificanti e ripetitive, pressioni e mobbing, precariato e difficoltà a relazionarsi con capi e colleghi.