Che cosa sono gli angiomi infantili
Comunemente chiamate voglie e tradizionalmente legate ai desideri alimentari delle donne in dolce in gravidanza, gli angiomi infantili in realtà sono piccole malformazioni vascolari di natura congenita, sebbene non ereditaria, che si formano verso il 30° giorno di gravidanza.
In linea di massima, gli angiomi si risolvono spontaneamente entro i 7 anni di età; in ogni caso, la regressione comincia dopo il primo anno, quindi è importante aspettare che la cosa si risolva da sola e non stressare il bambino per questo fenomeno.
Cause degli angiomi infantili
Per quanto la loro Patogenesi rimanga ancora oggi sconosciuta, si può supporre che si abbia un blocco dello sviluppo dei capillari, che rimangono quindi allo stadio di grumo, dando origine all'angioma.
È impossibile scoprire gli angiomi prima della nascita e, nella maggior parte dei casi, anche subito dopo, poiché questi si rivelano durante il primo mese di vita del neonato.
Tipi di angiomi infantili
Gli angiomi possono essere di due tipi:
- gli angiomi capillari o piani rappresentano i casi più numerosi, ma non fanno preoccupare perché si tratta di malformazioni che restano in superficie. Solitamente si sviluppano sul viso, soprattutto sul naso, intorno agli occhi e sulle guance, più raramente si sviluppano sul tronco e sugli arti.
- gli angiomi cavernosi o profondi sono invece quelli più rari, ma più complicati da gestire, perché restano sotto pelle e si sviluppano in profondità, andando a toccare anche organi importanti.
Diagnosi di angiomi infantili
Di norma, non c'è bisogno di effettuare esami approfonditi, tranne se prescritto dal medico specialista (un angiologo oppure un dermatologo, meglio se tutti e due, magari affiancati da un chirurgo vascolare).
Gli esami che solitamente vengono consigliati per approfondire la questione sono la risonanza magnetica, che non emette raggi dannosi, o l'angiorisonanza che permettono di poter individuare, tramite mezzo di contrasto, la rete di vasi malformati; altro esame rilevante è l'ecodoppler, che abbina la tecnica dell'ecografia a quella del doppler, riuscendo così a individuare la direzione e la velocità del flusso sanguigno nella zona interessata dall'angioma.
Terapie degli angiomi infantili
Posto che, nella maggior parte dei casi, gli angiomi scompaiono senza alcun trattamento, ci sono però delle complicanze che possono rendere l'intervento dell'uomo indispensabile. Si tratta di angiomi che possono aver toccato organi importanti, che possono provocare emorragie, che possono compromettere il buon funzionamento degli organi. Le terapie più utilizzate al momento sono:
- la compressione: un bendaggio (solitamente si utilizza quando l'Angioma di trova sugli arti, ad esempio) che rallenta il flusso sanguigno di quella zona, accelerando la regressione dell'angioma stesso;
- la diatermocoagulazione che, invece, brucia l'angioma tramite un elettrobisturi. Lascia qualche cicatrice, per cui è meglio utilizzarlo solo per macchie molto poco estese;
- le iniezioni di cortisone chiudono i vasi interessati, ma presentano numerosi effetti collaterali, tipici della Terapia cortisonica;
- il laser, infine, tra i quali il Dye laser è quello meno dannoso e più costoso.