Durante la stagione fredda sono molto frequenti le epidemie da bronchiolite. Sono soprattutto i bambini ad essere più facilmente esposti al contagio del Virus Respiratorio Sinciziale, responsabile dei principali sintomi dell’infezione respiratoria.
Che cos'è la bronchiolite?
La bronchiolite è una malattia tipica della prima infanzia che interessa le basse vie respiratorie. Nella maggior parte dei casi è provocata dal Virus Respiratorio Sinciziale (VRS), una delle cause più frequenti di infiammazione che colpisce i bronchioli, ossia le ultime ramificazioni dei bronchi (con un diametro inferiore al millimetro).
Si tratta di un virus particolarmente insidioso che restringe il calibro dei bronchioli, riducendo il flusso di aria nei polmoni e provocando difficoltà respiratorie. Inoltre, risulta particolarmente resistente ai comuni antisettici e alle più semplici procedure di sterilizzazione.
La gravità della bronchiolite è tanto maggiore quanto minore è l'età del neonato colpito; infatti, l'infezione è più severa quando interessa un neonato prematuro o bambini con malattie preesistenti (malformazioni cardiache, polmonari, alterazioni del sistema immunitario, ecc.), anche se è capace di infettare l’apparato respiratorio di pazienti di qualunque età.
Virus Respiratorio Sinciziale: come si diffonde?
Il VRS responsabile della bronchiolite è un virus che si trasmette facilmente da persona a persona attraverso particelle rilasciate nell’aria attraverso starnuti e tosse, ma anche depositate sugli oggetti e portate involontariamente a contatto di bocca, naso o occhi.
Questo perché il Virus Respiratorio Sinciziale riesce a sopravvive nell'ambiente, sulla pelle e le superfici dure (come tavoli, maniglie delle porte, giocattoli e culle), fino a 7 ore. Una volta contagiati poi, il periodo di incubazione dura circa 4 giorni, mentre la carica virale rimane attiva per almeno 10 giorni nei bambini.
Altri fattori che intervengono ad aumentare il rischio di infezione per i bambini piccoli, sono condizioni ambientali sfavorevoli quali:
- l'eccessivo affollamento
- il fumo passivo
- la presenza in casa di altri bambini in età scolastica, in quanto possibili portatori del virus.
Sintomi della bronchiolite
Generalmente la bronchiolite si manifesta con sintomi comuni alla maggioranza delle infiammazioni che interessano l'apparato respiratorio.
Raramente accompagnata da febbre (e comunque, se presente, con temperature molto basse), la bronchiolite provoca innanzitutto secrezione nasale e difficoltà respiratorie (dispnea) accompagnate da sibilo espiratorio, tosse stizzosa e affanno.
A queste difficoltà si associano anche un'accelerazione della frequenza respiratoria (tachipnea), la colorazione bluastra delle labbra e attorno alla bocca e rientramenti toracici dovuti allo sforzo durante l'inspirazione.
Altri sintomi che possono seguire sono inappetenza, insonnia, irritabilità e un aspetto globalmente sofferente del bambino.
Quando la bronchiolite deve preoccupare?
È importante che i genitori osservino uno stretto monitoraggio dei sintomi con il pediatra e che siano informati sulla possibile evoluzione e peggioramento del quadro clinico che la bronchiolite può provocare.
I segnali che devono condurre ad una valutazione ospedaliera sono: la riduzione dell’alimentazione, la presenza di episodi di apnea e la comparsa di difficoltà respiratoria.
In caso di necessità, puoi contattare un pediatra QUI e prenotare subito una visita a domicilio o in videovisita.