Cos'è l'ipoglicemia?
In teoria, l'ipoglicemia è 'il livello glicemico (BG) a cui iniziano le disfunzioni neurologiche'. Ma questo livello:
- varia da una persona all'altra;
- può variare col tempo e le circostanze;
- è condizionata dalle precedenti ipoglicemie.
In pratica, l'ipoglicemia causa segnali e sintomi di:
- Neuroglicopenia (menomazione del pensiero, alterazione dell'umore, irritabilità, vertigini, mal di testa, stanchezza, confusione fino alle convulsioni e al coma);
- La soglia glicemica di alterazione cognitiva è di solito tra 54 e 63 mg/dl (glucosio plasmatico 63 ? 72)
- Attivazione autonomica (fame, tremore di mani e gambe, palpitazioni, ansietà, pallore, sudorazione);
- Soglia di Glicemia per l'attivazione (contro-regolatrice)
- È spesso a livelli maggiori di glicemia nei bambini che negli adulti;
- Varia con il livello di controllo metabolico;
- Scarso controllo e più alte soglie di glicemia;
- Buon controllo e più basse soglie di glicemia;
- Può essere abbassata da antecedenti ipoglicemie;
- È alterata dal sonno.
Quindi può verificarsi perdita di coscienza prima dell'attivazione autonomica [= Ipoglicemia senza preavviso [hypoglycaemia unawareness)].
Grado di gravità dell'ipoglicemia
In base al livello di gravità si usa distinguere fra:
Ipoglicemia leggera o di 1° grado:
- Il bambino o l'adolescente è vigile, risponde ed è in grado di trattare autonomamente l'ipoglicemia
(N.B. I bambini leggera in quanto non sono solitamente in grado di gestirla da soli)
Ipoglicemia moderata o di 2° grado:
- Il bambino o l'adolescente non può rispondere all'ipoglicemia e richiede l'aiuto di altri, ma il trattamento orale è sufficiente.
Ipoglicemia grave o di 3° grado:
- Il bambino o l'adolescente è semi-cosciente o incosciente o in coma e può richiedere una terapia parenterale (Glucagone o glucosio e.v.)
Quali sono i fattori predisponenti dell'ipoglicemia?
L'ipoglicemia è il risultato di un non corretto equilibrio tra insulina, alimentazione ed esercizio. Esistono, comunque, alcuni fattori predisponenti quali ad esempio:
- Alterazione delle abitudini (Pasto mancato o errato, cambiamenti nell'attività fisica, modifiche o errori nel dosaggio o nell'assorbimento del'insulina);
- Giovane età (
- Bassa HbA1c;
- Insufficienza dell'insulina totale;
- Antecedenti episodi ipoglicemici;
- Contro-regolazione di Glucagone e catecolamine difettosa (durata maggiore);
- Ingestione di alcol;
- Hypoglycaemic unawareness.
Esercizio e ipoglicemia
L'attività muscolare può abbassare la glicemia durante, subito dopo e/o ore dopo l'esercizio. Gli effetti dell'ipoglicemia sono estremamente variabili e la sua gravità dipende da molti fattori. Le raccomandazioni per la singola persona possono essere fatte solo in base all'età, la corporatura, l'esperienza individuale e 'l'esperienza e gli errori'.
In particolare nel binomio esercizio ed ipoglicemia si può distinguere fra:
Leggeri o sporadici esercizi
- È solitamente raccomandato un piccolo apporto di Carboidrati ad assorbimento rapido subito prima dell'esercizio.
Esercizio intenso, faticoso e/o prolungato
- Può essere presa in considerazione una riduzione dell'insulina;
- Si rende necessario un apporto extra di carboidrati specialmente prima di andare a letto dopo esercizi pomeridiani o serali (lo spuntino della notte contenente anche grassi e proteine può aiutare a prevenire ipoglicemie notturne).
Attività sportiva ad alto rischio dove un'ipoglicemia può essere potenzialmente pericolosa (per es. sport in acqua, scalate, sci, guida veloce, ecc.)
- L'obiettivo del raggiungimento della normoglicemia può essere temporaneamente allentato;
- L'assunzione di carboidrati a rapido assorbimento deve essere resa facilmente disponibile;
- Potrebbe essere considerata una diminuizione della dose di insulina;
- Ipoglicemie tardive e/o notturne possono essere prevenute con una particolare attenzione ad aumentare gli snack, soprattutto prima di dormire.
Solo monitoraggi successivi della glicemia consentiranno di acquisire esperienza relativamente ai livelli glicemici durante e dopo l'esercizio e lo sport e, quindi, di elaborare algoritmi personalizzati.
Come prevenire l'ipoglicemia?
In ogni caso è opportuno agire secondo una logica preventiva basata sui seguenti punti:
- Educazione dei giovani, dei loro parenti e di coloro che si occupano del bambino con particolare attenzione a:
- Primi segnali e sintomi di avvertimento;
- Effetto dell'esercizio;
- Gestione degli episodi;
- Riesamina dell'educazione.
- Valutazione degli episodi, particolarmente
- Apporto di cibo (merenda prima di coricarsi, apporto di carboidrati pre- e post-esercizio);
- Profilo insulinico (l'insulina ad azione rapida può ridurre le ipoglicemia post-prandiali o notturne; può essere considerata la somministrazione separata della premiscelata serale, staccando la rapida preprandiale dall'intermedia prima di coricarsi);
- Misurazioni notturne (2.00-4.00) della glicemia.
- Revisione degli obiettivi del controllo glicemico per le persone ad alto rischio (per es. bambini piccolo e quelli 'unawareness').
Trattamento dell'ipoglicemia
Il trattamento dell'ipoglicemia varia, naturalmente, in base al tipo di attacco:
Leggera o moderata (1° o 2° grado)
- Ingestione immediata di carboidrati semplici a rapido assorbimento per es. 5-15 g glucosio (zuccherini), 100 ml di bevande dolci (succo di frutta, Cola ecc.)
- Attendere 10-15 minuti; se non vi è miglioramento ingerire una uguale o maggiore quantità di carboidrati.
- Appena i sintomi accennano a diminuire o si ritorna ad una glicemia normale si devono ingerire carboidrati complessi (come frutta, pane, cereali, latte).
Grave (3° grado)
- È urgente trattarla
- Un grave ipoglicemia con perdita di coscienza e convulsioni (in particolare in presenza di vomito) deve essere fatta regredire sicuramente e rapidamente tramite iniezione di Glucagone.
- Se il Glucagone non è disponibile o la quantità non è sufficiente, per combattere l'ipoglicemia può essere somministrato, da personale addestrato, lentamente e per diversi minuti Glucosio endovenoso alla dose di 200-500 mg/kg (per es. il Destrosio 10% è 100mg/ml).
- Se l'ipoglicemia non è abbastanza grave da impedire l'ingestione, la salivazione o indurre il vomito è comune pratica insegnare ai genitori e a coloro a cui è affidato il bambino a somministrare sciroppo concentrato di zucchero, caramelle, miele o gelatine ponendolo tra la guancia e le gengive per permettere al glucosio di essere assorbito attraverso la mucosa della bocca. Il massaggio esterno della guancia facilita l'assorbimento del glucosio, non è un metodo invasivo ed è possibile che parte dello zucchero possa essere digerito e assorbito nel tratto gastrointestinale inferiore.
Nella fase di miglioramento dopo una ipoglicemia grave il bambino può prendere:
- un'aggiunta di carboidrati per via orale;
- un'infusione endovena di glucosio of glucose, circa 5 mg/kg/minuto.
N.B.
- Dosi forti di glucosio iperosmolare endovena devono essere somministrate con molta cautela per evitare edema cerebrale;
-
È essenziale un'osservazione attenta ed il monitoraggio della glicemia dopo un'ipoglicemia grave e prolungata in quanto è comune il vomito e possono verificarsi ipoglicemie ricorrenti.
In ogni caso, comunque, occorre prestare molta attenzione alla prevenzione dell'ipoglicemia, soprattutto per ciò che concerne i bambini piccoli, in quanto fra le conseguenze possono manifestarsi ritardi nello sviluppo e, quindi, disfunzioni cerebrali.