Che cos'è la Malattia di Fabry?
La malattia di Fabry (nota anche come malattia di Anderson-Fabry) è un disordine genetico da accumulo lisosomiale, caratterizzata dall’accumulo progressivo di glicosfingolipidi, nei tessuti e negli organi di tutto il corpo1.
Tale accumulo è causato da deficit parziale (o totale) dell’enzima α-galattosidasi (α-Gal) A, conseguente a una mutazione del cromosoma X, che causa un accumulo di glicolipidi nei tessuti e/o l’occlusione dei vasi sanguigni 1,2. L’incidenza stimata è di circa 1:40.000 uomini3 e 1:20.000 donne4.
Trasmissione
La Malattia di Fabry è ereditaria e può essere trasmessa dai genitori ai figli6. Le cellule umane contengono cromosomi, che sono delle strutture filiformi che trasportano l’informazione genetica. Le femmine hanno 2 cromosomi X in ogni cellula (ogni X è stata ereditata da uno dei due genitori), mentre i maschi un cromosoma X e uno Y (il cromosoma X è ereditato dalla madre, mentre il cromosoma Y è ereditato dal padre)7.
Il gene mutato responsabile della Malattia di Fabry è posizionato sul cromosoma X8. Le donne portatrici del gene mutato su un solo cromosoma X sono solitamente affette dalla Malattia di Fabry, ma mostrano sintomi meno gravi e che si manifestano in età più avanzata rispetto agli uomini9.
Segni e sintomi
La Malattia di Fabry si presenta con sintomi differenti, non specifici e che coinvolgono più organi10. I segni e sintomi più comuni sono11:
- problemi dell'udito: sensazione di suoni squillanti nelle orecchie (tinnito) o perdita dell'udito;
- alterata capacità di sudorazione, che può provocare febbre frequente e bassa resistenza al caldo o all'esercizio fisico;
- problemi addominali come dolore, nausea, vomito o diarrea;
- affaticamento e depressione;
- cambiamenti a livello degli occhi come offuscamento della cornea;
- problemi cardiaci;
- i problemi più gravi sono quelli che colpiscono cuore, reni, sistema nervoso e questi si possono riscontrare in pazienti più anziani e in fasi avanzate della malattia;
- piccole macchie rosso-scuro e rialzate sulla pelle (angiocheratomi);
- dolore e bruciore agli arti.
Diagnosi
Molti pazienti sono oggetto di diagnosi errate a causa dell’elevata variabilità dello sviluppo della Malattia di Fabry nel tempo1,12. La diagnosi precoce è fondamentale per gestire in modo appropriato gli effetti della malattia sui principali organi colpiti9.
Nei maschi, la diagnosi si fonda sull’analisi dell’attività di α-Gal A e viene confermata per mezzo di test genetici; nelle femmine, la diagnosi deve necessariamente basarsi sui test genetici in quanto l’attività di α-Gal A potrebbe essere nella norma1,13.
Trattamento: ad oggi sono disponibili diverse terapie per la Malattia di Fabry. È fondamentale fare riferimento ad un Centro per le malattie rare per l’opportuna valutazione.
Questo articolo è parte del progetto "Liberi Insieme", realizzato con il contributo incondizionato di Shire.
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