Le malformazioni della ghiandola mammaria sono deformità congenite che compaiono alla pubertà (epoca in cui inizia lo sviluppo della ghiandola mammaria) e comprendono alterazioni del volume e della forma della Mammella di vario grado.
Le forme più gravi comportano l’assenza di sviluppo della mammella (aplasia o grave ipoplasia della mammella) o deformità molto spiccate della forma del seno, come ad esempio la mammella tuberosa.
Le forme minori includono asimmetrie del solco sottomammario, oppure alterazioni più o meno spiccate della forma del seno nei quadranti inferiori.
La malformazione può interessare un solo seno od entrambi, ed in questo caso la malformazione coinvolge diversamente le due mammelle perciò l’anomalia è diversa nei due lati del corpo.
La correzione chirurgica di queste forme è di solito richiesta dall’adolescente che vive con grave disagio psicologico il verificarsi di questa trasformazione del suo corpo in un momento così delicato della crescita quale è l’adolescenza.
Il chirurgo plastico è chiamato a fare fronte ad una sorta di “emergenza psicologica” quale è quella dell’anomalia del seno che inizia nel momento della pubertà e si aggrava con la crescita delle mammelle.
Non esiste un intervento chirurgico standard che sia applicabile alle diverse forme di asimmetria, ma il chirurgo è chiamato a consigliare la paziente su come deva modificare la condizione attuale per riportarla ad una condizione di “normalità”.
L’ipoplasia del seno (ovvero riduzione volumetrica del seno) è corretta con l’inserzione di una protesi, e contemporaneamente si corregge l’alterazione della forma.
Per quanto concerne le Protesi mammarie, queste sono state completamente riabilitate dall’accusa di avere un ruolo nella genesi di vari stati morbosi, tra cui alcune malattie autoimmuni.
Tale accusa, dimostratasi del tutto infondata da una miriade di studi retrospettivi sulle donne sottoposte a mastoplastica additiva, ha ridato impulso all’utilizzo delle protesi in silicone che è a tutt’oggi il migliore materiale disponibile sul mercato.
L’altra mammella può anche essa essere ipoplasica oppure presentare un volume eccessivo e dovere essere ridotta.
È da tenere presente che questa Chirurgia è correttiva e ricostruttiva, e non può essere considerata una semplice correzione estetica.
Dott.ssa Salgarello Marzia
Dirigente Medico Chirurgia plastica (UOC)
Policlinico Gemelli