La rinite è un'infiammazione delle mucose nasali, causata il più delle volte dagli agenti irritanti presenti nell'aria che si respira, e classificata in rinite allergica e rinite non allergica.
La rinite allergica è la forma più diffusa di rinite e, a seconda del tipo di allergene che la scatena, si distingue in Rinite allergica stagionale o persistente.
La rinite allergica stagionale, definita anche “pollinosi” o “allergia da fieno”, deriva dalla sensibilizzazione delle mucose nasali agli allergeni presenti nei Pollini (Graminacee, Parietarie, Urticacee, Betullacee etc. ).
Si scatena generalmente nei mesi primaverili fino a giugno e all'inizio dell'autunno: sono questi, infatti, periodi nei quali si registra una maggiore concentrazione di allergeni pollinici nell'aria.
Acari della polvere, pelo di animali, muffe e fumo di sigaretta sono, invece, tra le cause più della rinite allergica persistente.
La rinite non allergica, o vasomotoria, è caratterizzata da una ipersensibilizzazione cronica per cui le mucose nasali risultano particolarmente reattive e si irritano più facilmente.
Tra le cause scatenanti questo tipo di rinite:
- basse temperature,
- presenza nell'aria di alcuni odori,
- spezie utilizzate comunemente in cucina.
I sintomi della rinite
I sintomi caratteristici di tutte le forme di rinite sono:
- prurito nasale,
- prurito oculare e aumento della lacrimazione,
- prurito al palato,
- rinorrea (il gocciolare del naso),
- ostruzione nasale,
- crisi di starnuti.
Nei casi più gravi a questi si associano anche cefalee, astenia e irritabilità.
I sintomi della rinite durano molti giorni, per almeno un'ora di seguito. Quando la sintomatologia dura più settimane (all'incirca tre) si utilizza la definizione di rinite acuta.
Quando invece i sintomi perdurano per tempi più lunghi si parla di rinite cronica.
La diagnosi
Il primo passo per effettuare la Diagnosi di rinite allergica è il colloquio con il medico specialista che indagherà, con un'accurata anamnesi, tempi e modi di esposizione agli allergeni, intensità e frequenza dei sintomi e le variabili ambientali in cui il soggetto vive.
Al colloquio seguono, generalmente, i test cutanei (prick test).
In caso di discrepanze tra il dato clinico e l'esito delle prove allergologiche cutanee, si ricorre alle analisi di laboratorio effettuando la ricerca di anticorpi IgE specifici nel sangue.
Le terapie
Il miglior trattamento contro la rinite consiste nel prevenire il contatto con gli allergeni e gli agenti irritanti che provocano la crisi.
Per alleviare i sintomi della rinite allergica è sufficiente utilizzare farmaci antistaminici.
Nei casi più persistenti si possono associare, a questi, anche dei cortisonici, somministrati sotto forma di iniezioni o per via orale.
Nei casi di rinite vasomotoria l'uso di decongestionanti nasali è utile per bloccare la sovrapproduzione di muco e per liberare il naso.
Un altro tipo di trattamento che si è rivelato molto utile è l'immunoterapia che consiste nell'“abituare” il sistema immunitario all'allergene riducendo così la gravità delle reazioni allergiche.