La valutazione del paziente vertiginoso è strettamente vincolata alla raccolta delle notizie cliniche (anamnesi) ed all'esame 'bedside' cioè alla valutazione del paziente sul lettino da visita.
Il 90% circa dei pazienti affetti da Vertigini ottengono una accurata diagnosi, o quantomento orientamento diagnostico, da questi due fondamentali momenti. Nell'Orecchio è presente il vestibolo posteriore, deputato alla rilevazione del movimento ed al mantenimento dell'equilibrio statico e dinamico.
Il movimento degli occhi è il monitor della vertigine. Il vestibologo durante una crisi vertiginosa studia l'orecchio guardando il paziente negli occhi!
Infatti, quando un vestibolo o entrambi sono ammalati compare un movimento involontario degli occhi, il nistagmo, che dà l'illusione del movimento dell'ambiente circostante. Quindi un esame fondamentale è la videonistagmoscopia ad infrarossi.
Questo è un esame che permette di vedere i movimenti degli occhi del paziente il quale indossa una maschera oscurante per inibire la fissazione visiva che ha l'effetto di ridurre il nistagmo. Una telecamera ad infrarossi inquadra gli occhi ed il loro movimento spontaneo (nistagmo spontaneo) o provocato da specifiche manovre fatte eseguire al paziente sul lettino dall'esaminatore.
Dall'osservazione della direzione del nistagmo, anche in relazione ai movimenti fatti eseguire al paziente, è possibile fare molto spesso una Diagnosi molto accurata o programmare esemi di secondo livello quali i VEMP's (potenziali evocati vestibolari miogenici), le prove vestibolari caloriche o una eventuale RMN.
Il nistagmo rilevato dalla telecamera ad infrarossi è registrato su un computer per la successiva osservazione o per studi clinici sui parametri temporali (velocità, ampiezza, direzione, etc).