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In questi casi la qualità della vista migliora con l'utilizzo di lenti a contatto. Una giusta scelta vi da l'opportunità di avere il meglio dal punto di vista visivo e da quello estetico.
Occhiali: miti e verità
Vale la pena di pagare molto un paio di occhiali di marca? Quanto sono validi gli occhiali acquistati per strada dagli extracomunitari o ricevuti come gadget? Perché proteggersi dai raggi ultravioletti? Esiste una lente a contatto migliore?
Protezione raggi ultravioletti: la Radiazione ultravioletta, quella più corta dello spettro visibile, è radiazione ad alta energia. Essa è in parte bloccata dall'ozono (soprattutto gli UV-B). La radiazione UV ha un ruolo nella genesi della cataratta, della maculopatia e dello pterigio, così come delle scottature cutanee, dei tumori della pelle e delle rughe. Diventa pertanto fondamentale proteggersi, particolarmente laddove l'ozono atmosferico è ridotto.
Tutte le lenti da sole di qualità bloccano totalmente i raggi UV-B e la maggior parte degli UV-A. Non è assolutamente vero che le lenti scure permettono il passaggio di maggior quantità di raggi UV perché dilatano la pupilla (gli UV sono filtrati a monte dalla lente prima di raggiungere l'occhio!).
Maggiore è l'indice di refrazione della lente e migliore e la protezione, a parità di effetto scurente (inoltre queste lenti sono più sottili e leggere). Ad esempio, le lenti 'Revo', ideate alla NASA per gli astronauti, sono molto luminose pur bloccando sia gli UV al 100% che i raggi IR. Le lenti migliori non distorcono le immagini e riducono l'illuminazione quel tanto che basta a non dovere strizzare gli occhi in pieno sole.
Non tutti richiedono la stessa protezione per ottenere un confort visivo, dato che questo è determinato anche dal diametro pupillare, dalla pigmentazione iridea e dalla velocità di reazione pupillare.
Materiali e trattamenti
Lenti in vetro (Minerali): hanno una maggior durata e non si rigano, ma si rompono facilmente quando cadono. Vi sono minerali molto resistenti e sottili, come il titanio ed il lantanio, adatte a correggere le miopie elevate.
Lenti in plastica (Organiche): il policarbonato è il materiale più ulilizzato in quanto più leggero e molto resistente agli urti, anche se può graffiarsi. È importante che la mescola sia di qualità, altrimenti la lente potrebbe imbarcarsi col calore, ad esempio se lasciata al sole sul cruscotto dell'auto. Le lenti più adatte ai difetti visivi più elevati sono quelle ad alto indice, perchè più sottili. Sono senz'altro da preferire per i bambini.
Tinta: le lenti grigie non alterano i colori. Il classico grigio-verde Ray-Ban, ad esempio, è molto ben tollerato e riposante, ma enfatizza i toni blu e verdi, riducento i gialli e rossi. Questo non danneggia in alcun modo, anzi, molti apprezzano i toni più carichi dati dallo shift di colore. I puristi ed i fotografi, d'altra parte, desiderano filtri neutri che riducano l'illuminazione senza alterare la percezione dei colori. In effetti, almeno a breve termine, la limitazione visiva di certi colori sembra ridurre la sensibilità a quegli stessi colori anche non utilizzando gli occhiali.
Lenti polarizzate: bloccano efficacemente la luce riflessa, per cui sono ottimali ed estremamente riposanti sulla neve ed in prossimità dell'acqua (al mare). Permettono pertanto di ottenere un miglior risultato rispetto ad una lente non polarizzata utilizzando un filtro più chiaro. Il loro difetto è che danno un fastidioso effetto di chiaro-scuro quando si osservano vetri o specchi (durante la guida).
Lenti fotocromatiche: in plastica o vetro, si scuriscono alla luce. Le migliori reagiscono più velocemente e sopportano maggiori escursioni di temeratura.
La montature: quelle destinate ad occhiali sportivi devono essere avvolgenti, per non permettere l'ingresso di luce e di vento dai lati, anche perchè la superficie dell'occhio non si disidrati. I materiali migliori mantengono forma e posizione sul naso, la vernice non si scrosta. A volte è necessario ricorrere a materiali anallergici per evitare fastidiose irritazioni cutanee.
Occhiali per i bimbi: è importante proteggere l'apparato visivo dei bimbi di ogni età, specie quando è ancora in sviluppo. Per i bambini troppo piccoli o che rifiutano ancora gli occhiali è utile un cappello con visiera. Le lenti ideali per i bimbi sono in policarbonato (più sicure e resistenti) e le montature consigliabili sono in plastica o, per i minori di 6 anni, quelle flessibili in nylon.
La qualità della lente: indipendentemente dal materiale, l'ottica della lente è fondamentale per una buona qualità visiva. Solitamente le lenti migliori sono più care, anche se spesso nel prezzo è inclusa la firma o l'ultima moda.
Lenti bifocali: permettono un campo visivo ampio, ma solo due punti di fuoco (oltre i 2 metri e tra i 30 ed i 50 cm).
Lenti progressive: consentono un fuoco ottimale a tutte le distanze, ma danno una lieve distorsione visiva sui lati, per cui bisogna imparare ad utilizzarli. Hanno inoltre un costo piuttosto elevato.
Lenti a contatto: miti e verità
Le lenti a contatto devono essere un'alternativa ragionata agli occhiali, ed essere utilizzate secondo la tolleranza individuale. Molte persone hanno bruciore o occhio rosso dopo il porto prolungato di lenti.
In questi casi è opportuno evitare di indossare le lenti a contatto sul lavoro, in quanto questo comporta maggior secchezza dell'occhio. Sono particolarmente a rischio i videoterminalisti e coloro che svolgono professioni in ambienti ventosi (vela, sci).
Gas permeabili: sono lenti rigide ma permeabili all'acqua, di diametro inferiore rispetto a quello della Cornea e mobili su di essa. Sono poco adatte all'uso infantile perché si possono perdere facilmente. Hanno il vantaggio di correggere bene i difetti astigmatici. Sono ideali per coloro che lavorano in ambienti sporchi (giardinieri, allevatori...).
Morbide: sono lenti altamente permeabili, larghe e praticamente immobili sulla cornea. Nella versione torica possono, almeno parzialmente, correggere l'astigmatismo.
A porto prolungato: (semestrali o oltre, fatte su misura).
Usa e Getta o a ricambio frequente (mensili/settimanali): ideali per chi non ha mai portato lenti a contatto, in quanto sono maneggevoli ed hanno un'ottima tollerabilità.
Giornaliere: sono lenti morbide estremamente sottili ad uso singolo. Dato che non necessitano di disinfezione sono ideali per un uso sporadico. L'assenza di liquidi conservanti, che possono generare irritazioni, le rendono più tollerabili in età pediatrica, dove le allergie sono più frequenti. Inoltre sono igienicamente più sicure perché gli eventuali germi depositati vengono eliminati giornalmente con la lente.
Ginnastica ed esercizi per gli occhi
Esistono tecniche che si basano sul rilassamento dei muscoli oculari, riducendone la tensione. Questo a volte permette di ridurre la dipendenza dagli occhiali, migliorando l'acuità visiva senza lenti.
Queste tecniche sono:
- il metodo Bates, sviluppato in Francia agli inizi del '900;
- l'accomotrack, speciale strumento sviluppato negli anni '80.
Va precisato che l'ottenimento di una risposta è faticosa e necessita di un training con esercizi protratti nel tempo. Per di più il risultato tende a regredire negli anni.
La chirurgia refrattiva
La chirurgia refrattiva interviene sulle lenti naturali dell'occhio (cornea e cristallino), modificandone il potere. Nella miopia la Cornea viene appiattita con il laser, mentre nell'ipermetropia viene incurvata. Nel caso dell'astigmatismo, invece, si appiattisce o s'incurva solo un meridiano corneale.
In alternativa agli interventi eseguiti sulla cornea, si può inserire una lentina all'interno dell'occhio, oppure si può sostituire il cristallino con una lente di diverso potere.
La presbiopia, essendo un difetto che si manifesta solo da vicino, può essere corretta in maniera efficace solo con gli occhiali. Si possono ottenere risultati accettabili, ma spesso insoddisfacenti, con le lenti a contatto (disponibili da pochi anni) e con la chirurgia refrattiva. Esiste una metodica chirurgica per ora solo in fase sperimentale che potrebbe rivelarsi utile in futuro.