1901 La vera storia biologica del Trapianto inizia nel secolo scorso con la messa a punto della tecnica di anastomosi artero-venosa. Lo studio dell'immunologia in campo trasfusionale e la scoperta dei gruppi sanguigni hanno costituito il punto di partenza per la successiva sperimentazione.
1943 L'origine immunologica della reazione da rigetto è stata dimostrata dagli studi di Peter Medawar, considerato il padre della biologia dei trapianti. Egli, conducendo esperimenti di innesto cutaneo su pazienti ustionati durante la II Guerra Mondiale, fornì una descrizione dettagliata dei cambiamenti microscopici dei tessuti che sono alla base del rigetto dei trapianti e della tolleranza immunologica e correlò il dato clinico e microscopico con la reattività delle cellule del sistema immunitario. I suoi studi per la prima volta suggerirono l'importanza della compatibilità tissutale tra donatore e ricevente (istocompatibilità)
1950 Gli antigeni principalmente responsabili dell'istocompatibilità sono stati identificati attraverso esperimenti di trapianto di cute nell'animale da laboratorio, dall'immunologo francese Dausset. Fu quindi scoperto che tali antigeni, codificati geneticamente a livello del sistema HLA (Human Leucocyte Antigens), erano espressi sulle cellule del Sistema immunitario ed alcuni anche sulle cellule somatiche. A questo punto ha inizio lo studio dell'immunologia dei trapianti e la successiva sperimentazione clinica nell'uomo.
1954 Il primo trapianto clinico è stato il trapianto di rene, eseguito a Boston tra gemelli monozigoti. Il successo di tale trapianto fu determinato sia dai presupposti scientifici che la ricerca aveva ormai sviluppato sia dall'identità genetica tra donatore e ricevente. Il trapianto di rene ha fornito l'esperienza e le conoscenze che hanno portato allo sviluppo di tutti gli altri tipi di trapianto.
1963 Fu eseguito il primo trapianto di fegato (T. Starlz, Denver).
1966 Fu eseguito il primo trapianto di pancreas (W. Kelly e R. Lillehei, Minneapolis).
1967 Fu eseguito il primo trapianto di cuore (C. Barnard, Città del Capo).
L'ostacolo principale al trapianto è sempre stato rappresentato dal rigetto, determinato dalla risposta alloreattiva nei confronti degli antigeni del donatore riconosciuti come estranei dal sistema immunitario del ricevente.
1975 Fu dimostrato il ruolo diretto delle molecole MHC nella presentazione dell'antigene alle cellule T. Si cominciò così a comprendere i tre meccanismi in cui le cellule del sistema immunitario (linfociti T) possono riconoscere gli antigeni estranei.
1980 Fu clonato il recettore per l'antigene delle cellule T (TCR) che agisce sia come elemento di restrizione per le molecole MHC che come recettore Antigene specifico. Furono, quindi, identificate le principali popolazioni di linfociti T (CD4/helper e CD8/citotossici) sulla base della loro capacità di riconoscere l'antigene nel complesso delle due principali classi di molecole MHC, di classe II o di classe I, rispettivamente (restrizione MHC).