Provengono da Spagna, Olanda, Germania e Francia i quattro protagonisti della campagna diffusa da Arcigay in vista della 'Giornata mondiale contro l'Omofobia' che prende vita, come ogni anno, il 17 maggio. Giunta alla sua nona edizione, la manifestazione punta sempre di più il dito contro la discriminazione per l'orientamento sessuale che nei Paesi sopra elencati è assolutamente vietata. Un diktat che ancora in Italia non esiste.
Un'iniziativa che, in realtà, quest'anno nel Bel Paese potrà contare su una nuova vittoria, quella della legge sulle Unioni civili che - dopo un iter piuttosto tortuoso durato ben 30 anni - sono state approvate in Parlamento. Se c'è chi festeggia e canta vittoria, però, c'è chi ancora è consapevole che i passi da compiere sono tanti. Sia dalle associazioni che dai movimenti politici arrivano critiche alla legge perché - se è vero che da oggi saranno riconosciuti i diritti delle coppie omosessuali - dall'altro canto nessuna tutela vi sarà per i figli di queste coppie che non godranno delle stesse tutele giuridiche di tutti gli altri.
Dal 2007, anno dell'istituzione della Giornata mondiale, associazioni ed enti pubblici lottano per denunciare casi di violenza verbale e fisica legati strettamente all'orientamento sessuale.
Discriminazione che spesso, nei soggetti che ne sono vittima, rischia di sfociare in malattie di natura psichica, come Ansia e Depressione.
Non è un caso neanche la data scelta per celebrare l'iniziativa mondiale. Infatti, proprio il 17 maggio del 1990 l’Organizzazione Mondiale della Salute cancellò definitivamente l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali. Un momento storico importante nel campo dell'integrazione e una ricorrenza storica per psicologia e psichiatria.
Lo scrittore Thomas Couser nel 1996 descriveva in questo modo cosa significasse per lui essere omosessuale e vittima di discriminazione. “La possibilità che potessi essere osservato mi rendeva paranoico. È questo – riflettevo – ciò che significa essere omosessuale… essere costantemente infastidito da gente completamente estranea. Nel lasso di questi brevi momenti, cominciai a pensare che ci vuole una buona dose di coraggio per essere apertamente gay… come mi sentivo vulnerabile! Per alcuni giorni provai paura e shock, paura che l’incidente si potesse ripetere o che la violenza potesse aumentare. Mi sentivo violato e mi faceva rabbia la mia incapacità di reagire. Mi sentivo come fossi stato etichettato per sempre…gli stereotipi di genere e l’omofobia sminuiscono e rendono inumani tutti noi”.
Secondo numerose ricerche scientifiche, infatti, è stato appurato che gay, lesbiche e bisessuali presentano una più alta Prevalenza di disturbi psichiatrici rispetto agli eterosessuali. Ansia generalizzata, depressione, attacchi di panico sono alcuni degli effetti più diffusi della discriminazione e del pregiudizio. A riguardo è stata infatti definita la cosiddetta teoria del 'minority stress', secondo cui il processo di stress delle persone omosessuali sarebbe strettamente collegato agli eventi di cui si è vittima: aspettative, pregiudizi e persino l'omofobia interiorizzata e somatizzata.
E sono tante in tutto il Paese le iniziative promosse in occasione della Giornata mondiale. Manifestazioni, dibattiti, cortei, incontri con le scuole e presentazioni di libri contro l'omofobia. Inoltre, Teodora Film, impegnata da sempre su questo fronte, riproporrà nelle sale per tutto il 17 maggio il film Weekend di Andrew Haigh, uscito al cinema il 10 marzo scorso. Protagonisti sono Russell e Glen sono due uomini che attraversano la vita in modi diversi. Una storia d'amore intima, autentica ma che deve anche la lotta interiore dei due che cercano di capire quale possa essere il loro posto nel mondo. La pellicola è diventata una vera icona delle comunità LGBT e il suo ritorno nelle sale sarà uno degli eventi più significativi per la giornata del 17 maggio.