L’ambrosia è una pianta sempre più presente sul nostro territorio (e in tutta Europa) e con essa aumenta anche il numero di italiani che soffre di allergia ai suoi pollini. Un fenomeno che sembra essere destinato ad aumentare. Gli esperti del Laboratoire des Sciences du Climat et de l’Environnement del Cnrs francese hanno messo a punto un modello che permette di fare una proiezione al 2050 e che mostra come nei prossimi anni aumenterà significativamente il numero di allergici all'ambrosia.
Il modello dei ricercatori francesi tiene conto della dispersione dei Pollini e della variazione nella quantità prodotta da una singola pianta e mette in relazione questi dati con quelli relativi al cambiamento climatico. I prossimi anni vedranno, quindi, l’ambrosia estendersi fino alla Gran Bretagna e aumentare anche di 4 volte nelle zone dove è già presente, come la Lombardia.
Cosa cambia nella vita quotidiana delle persone? Oggi la maggior parte degli allergici comincia a fare i conti con asma e riniti agli albori della primavera e soffrono fino ai primi di giugno. Nei prossimi anni, invece, la maggior Incidenza della Rinite allergica si avrà verso la fine dell’estate, quando l’ambrosia produce i pollini.
Una situazione che è già piuttosto diffusa in alcune regioni dove l’ambrosia è molto presente. La Lombardia soprattutto dove il 10-15% dei bambini allergici è sensibile all’ambrosia e dove praticamente la metà delle riniti allergiche è causata proprio da questa pianta. la regione ha approntato un piano di eradicazione, ma anche le altre potrebbero seguire l’esempio. La diffusione dell’ambrosia, infatti, è destinata ad aumentare in tutto il territorio nazionale grazie alla particolare struttura dei suoi semi, che si conficcano negli pneumatici viaggiando su e giù per la autostrade del Paese.