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Da domani addio alla ricetta cartacea, arriva quella elettronica

Da domani addio alla ricetta cartacea, arriva quella elettronica

Va in pensione la ricetta cartacea rossa, al suo posto la nuova ricetta elettronica nazionale. Ecco i pro e i contro segnalati dalla FIMMG.
In questo articolo:
Da domani, martedì 1 marzo, va in pensione la ricetta cartacea rossa, al suo posto la nuova ricetta elettronica nazionale: per prescrivere una visita, un accertamento o un farmaco, il medico dovrà collegarsi a un sistema informatico in comune con il farmacista.

Una novità commentata pochi giorni fa dalla Federazione Italiana Medici di Famiglia, attraverso una nota in cui si avvisa, però, che “ricetta elettronica non è ancora sinonimo di abolizione della carta. Per ora, infatti, riceveremo dal dottore un piccolo promemoria da consegnare al bancone della farmacia, che permetterà di recuperare la nostra prescrizione anche in caso di malfunzionamenti del sistema o assenza di linea internet. Ma quando il sistema andrà a regime anche questo foglietto sparirà, rendendo la procedura interamente paperless”.

Il rovescio della medaglia della ricetta elettronica

Il segretario nazionale della FIMMG, Giacomo Milillo, però, ha sottolineato “un rovescio della medaglia”. Da un lato, infatti, “qualcuno ha confuso gli studi medici con quelli dei Caf, vista la mole di dati anagrafici, codici di esenzione dai ticket, adesso anche quelli di erogabilità e appropriatezza e quant’altro dovremo verificare”. Dall’altro, “il medico non potrà più contare sul supporto dell’assistente di studio nella velocizzazione delle procedure di ricettazione, e ci saranno complicazioni anche nelle procedure di coinvolgimento del sostituto medico che per il momento salvo eccezioni (Campania) dovrà continuare ad utilizzare la ricetta rossa. In conseguenza di ciò, il rischio è che tutti gli oneri ricadranno sul titolare, con un aggravio di lavoro che significa tempo tolto alle visite e attese più lunghe per gli assistiti”. Ecco perché Mirillo chiede “una semplificazione delle procedure, ancora possibile”.

I vantaggi

Tra i vantaggi, sottolineati sempre dalla FIMMG, il risparmio sulla stampa e distribuzione delle vecchie ricette rosa e il controllo sulla falsificazione delle ricette stesse o sugli abusi conseguenti il furto dei ricettari.
Inoltre, come riportato da Studiocataldi.it, la ricetta virtuale sarà valida in tutte le farmacie del territorio nazionale, sia pubbliche che convenzionate: “Un vantaggio di tutto rispetto - si legge sul sito dello Studio Cataldi - in quanto prevede la possibilità di ritirare i farmaci necessari anche fuori dalla regione di residenza, eliminando alla radice il problema per chi si trovava lontano da casa, spesso, costretto a pagare i medicinali per intero”
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Ecco come funzionerà il nuovo sistema

  1. Per effettuare una prescrizione, il medico si connette dal proprio computer a un apposito portale e compilerà la ricetta elettronica.
  2. Dopodiché sarà associato un NRE (Numero Ricetta Elettronica) al codice fiscale del paziente, aggiungendo anche le eventuali esenzioni.
  3. Poi, il sistema stamperà un promemoria con cui il paziente potrà recarsi in farmacia.
  4. Infine, il farmacista, usando i codici a barre stampati sul promemoria, recupererà la prescrizione sul web e consegnerà quanto prescritto.
“Ci vorrà ancora tempo - fa sapere la FIMMG - perché sparisca anche la vecchia ‘fustella’ da attaccare nei riquadri rossi, poiché anche se i codici della confezione sono inseriti direttamente sul computer ancora non è stato possibile determinare un meccanismo che annulli il valore della fustella rispetto alla necessità di identificare e distinguere i farmaci erogati a carico del SSN da quelli che anche se erogabili vengono invece pagati direttamente dal cittadino. Il procedimento nei prossimi mesi si diffonderà anche per la prescrizioni di esami e visite specialistiche, visto che la ricetta elettronica sarà accettata anche da cliniche, ambulatori e ospedali”.
Ultimo aggiornamento: 01 Marzo 2016
4 minuti di lettura

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