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Uno dei due fondatori della startup, la 30enne Chiara Saba - laureata in finanza alla Bocconi di Milano con esperienze lavorative in Inghilterra e Cina - al blogger Fabio Muro ha spiegato che "rispetto agli altri test la loro valutazione coinvolge anche il padre del bambino". L'altro fondatore, invece, è un fisico indiano e si chiama Amit Kumar, classe 1982, laureato in Scienze Fisiche, master in Fisica e un dottorato in Biofisica.
A caccia di finanziatori
Dopo la vittoria al Clab di Cagliari, adesso per Yenetics l'obiettivo è scovare un investitore per realizzare la prototipazione del test. "Stiamo ricevendo parecchie proposte – ha detto Chiara Saba – cosa che ci permette di essere selettivi e scegliere chi possa fare di più al caso nostro. Certamente la scelta ricadrà su qualcuno che ha già esperienza nel settore biotec che e possa quindi accedere a un network consolidato".Su YouTube c'è un video in cui la Yenetics quanto segue:
"Oggi l'età in cui le donne hanno figli è sempre più elevata. Ma c'è un prezzo: un rischio maggiore per il bambino e la madre. Ci sono già test prenatali ma sono lenti, inaffidabili e molto stressanti. Yenetics ha la soluzione: il primo test neonatale, non invasivo, per le 100 malattie genetiche più diffuse al mondo. È il primo che testa anche il padre, riducendo drasticamente il rischio. Il team Yenetics ha già raggiunto importanti traguardi, tra cui la partnership con CRS4 e l'Institute of Human Genetics di Monaco. Per produrre il nostro primo prototipo funzionante ci occorrono 350mila euro. Con questi fondi aiuteremo le donne ad avere gravidanze più sicure e meno stressanti e forniremo una solida opportunità di sviluppo in un settore biomedicale che cresce il 20% all'anno. Aiutaci a portare questa soluzione alle future mamme di tutto il mondo, scrivendo a chiara.saba@yenetics.com o visitando il sito www.yenetics.com".
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I fattori che mettono a rischio una gravidanza si distinguono in primari, esistenti prima ancora della fecondazione, e secondari.
Infine, a proposito di quest'idea, sul sito dell'Osservatorio Malattie Rare, si evidenzia che "recenti studi hanno riscontrato che, con il continuo calo demografico (solo nel 2014 vi è stato un calo di 12.000 nascite rispetto al 2013 DATI ISTAT) e la predisposizione di molte donne a sposarsi e avere figli in età avanzata, vi sia un’aumento dell’Incidenza di alcune patologie genetiche. Al momento esistono alcune tipologie di test prenatali sul mercato: quelle invasive come l’amniocentesi, tendono ad essere più rischiose per il nascituro e stressanti per la madre e altre non invasive che sono statisticamente meno precise nel rintracciare le malattie (con tassi del 60-90%). Il dispositivo della Yenetics sarà il primo a proporre di testare anche il padre, così da ridurre drasticamente Stress e complicazioni della gravidanza e migliorare il tasso di attendibilità del test".
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Ultimo aggiornamento: 08 Marzo 2016
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